Tra tutte le convinzioni di questo nuovo millennio una si sta diffondendo con grande rapidità: per vivere bene occorre attirare le energie positive che emanano da persone e situazioni. Un po’ ovunque mi trovo a leggere di comportamenti da evitare o da mettere in pratica, per intercettare queste supposte energie e saper riconoscere ed evitare chi o cosa, invece, sparge una supposta negatività. Perciò non è un caso se, entrando in questi giorni in un’edicola, mi sono trovata davanti una rivista colorata e accattivante dal titolo: Happinez. L’ho acquistata e leggendola ho scoperto che è nato un vero e proprio business del positivo: incensi, candele, profumi, collane della serenità, sciarpe decorate con petali di rose e chi più ne ha più ne metta: il tutto comprabile on-line.ú
Oltre a tutti questi oggetti legati al feticismo della felicità, la rivista propone anche degli articoli,più o meno interessanti, su nuove tecniche da adottare per lasciare entrare “aria nella mia vita”. Una tecnica mi ha colpito: si chiama Emotional Freedom Technique, o EFT, una pratica psicocorporale che aiuta a tamponare certi meridiani (giuro che li chiamano cosi’) su cui concentriamo le nostre energie negative. Vi è anche descritta la “serendipite”ovvero il saper cogliere e apprezzare le cose belle che si presentano in modo semplice e inaspettato nella nostra vita.
E poi vi ho trovato una caterva di consigli sull’amore e su come vivere il nostro quotidiano in modo più leggero (oggi va di moda questo aggettivo, usato spesso a sproposito) e gioioso.
Infine, in ogni numero della rivista si trovano delle personalità che esprimono parole e pensieri ispirati a temi legati al vivere bene: amore, gratitudine, semplicità, coraggio.
Insomma: la saggezza del vivere quotidiano da mettere in pratica. Boh, non so che dire. Tutte cose vere, che un tempo facevano parte del buon senso. Ora se ne parla come di una riscoperta. Non sarà mica che abbiamo perso quel po’ di uso di mondo e di senso comune che sembrava connaturato ai nostri nonni?