Esiste a Ginevra un luogo magico, di cui abbiamo già parlato. La Fondazione Bodmer, uno scrigno incantato che raccoglie libri. Una delle biblioteche private fra le più ricche del mondo, costruita da Martin Bodmer attorno all’idea della Weltliterature, termine coniato da Goethe, su un concetto già espresso in nuce da Giambattista Vico e Voltaire, secondo il quale tutta la produzione letteraria mondiale è connessa in quanto espressione della più alta creatività umana.
Alla base della Weltliterature si pone naturalmente come fondamento imprescindibile l’opera della traduzione, e proprio alla traduzione è dedicata la mostra che si aprirà l’11 novembre presso il museo della Fondazione: Babel à Geneve. Les routes de la traduction.
Nessun luogo meglio di Ginevra poteva ospitare una simile esposizione. Luogo in cui si intrecciano lingue diverse, tradizioni e modi di vita differenti, Ginevra è una vera e propria Babele. Per lungo tempo la ricchezza che rappresentano le lingue diverse è stata percepita come una maledizione lanciata da Dio per punire l’uomo (la storia della Torre di Babele). Per lungo tempo si è pensato che questa ricchezza non avrebbe fatto altro che confondere ed alimentare incomprensioni ed odio, poi grazie al potere della traduzione ciò che era incomprensibile è divenuto palese e il viaggio in altre culture e modi di pensare è iniziato. Il lavoro di traduzione dunque come un itinerario di conoscenza con tutto ciò che esso comporta, la fedeltà al testo innanzitutto, questione a tutt’oggi assolutamente irrisolta.
Un giro nella splendida villa che guarda il Lago Lemano e che accoglie la Fondazione è assolutamente consigliato, posto magico che con le nebbie autunnali acquista una bellezza struggente.
Concordo pienamente, la Fondation Bodmer è un luogo unico che merita di essere visitato ,che conserva le prime edizioni di libri tra cui la Bibbia di Gutenberg e oltre 160 mila volumi ed incunaboli.
Questa mostra sarà fondamentale per chi si occupa di cultura!