Gian Luca, pepperstein, Salparadis, G e tutti gli altri… troppo bravi! Troppo facile? Ci riproveremo!
Divenne famoso suo malgrado, perché Henri Rousseau, classe 1844, non capiva quasi nulla delle teorie che critici e pittori professionisti andavano discutendo. Dipinse la sua biografia fantastica come la vedeva e la sognava.
Non voleva essere un innovatore, o meglio lo era a sua modo in quanto nei suoi dipinti trovano posto macchine volanti e dirigibili. Rousseau cercava anzi di mettersi sul piano dei vecchi maestri del passato, non sapendo che così facendo compiva un “inno al Progresso”. Fu un pittore definito ingenuo, con una disarmante semplicità compositiva, colori vividi e atmosfere al limite del reale.
Sorpresa è un olio su tela di grandi dimensioni, oggi alla National Gallery di Londra. Le immagini di questa giungla tropicale gli derivavano dagli Albi dei libri per ragazzi e dalle piante esotiche che andava scoprendo nelle serre di Parigi. Un po’ come il nostro Salgari, che descrisse a parole le giungle dell’india come sfondo per le avventure di Sandokan, Rousseau voleva colpire e stupire con i suoi paesaggi. Se si fosse recato in molti dei luoghi in cui pose i suoi paesaggi si sarebbe reso conto che a volte la fantasia e il sogno sono migliori della dura realtà!