Esiste a Ginevra un luogo destinato ad accogliere esposizioni di artisti contemporanei voluto da due collezionisti raffinati Caroline ed Eric Freymond. Qui hanno già esposto nomi quali Monique Frydman, Shirazeh Houshiary, Sheila Hicks, Edmund de Waal e l’artista argentino Tomàs Saraceno. Sul sito web della galleria, in apertura si leggono le parole di Marcel Proust
“Grâce à l’art, au lieu de voir un seul monde, le nôtre, nous le voyons se multiplier, et autant qu’il y a d’artistes originaux,
autant nous avons de mondes à notre disposition…” (Le Temps retrouvé).
E fedeli a queste parole a partire dal 24 gennaio, in presenza dell’artista, sarà presentato Olafur Eliasson. Objets définis par l’activité.
Ci saranno lavori emblematici del registro artistico di Eliasson, che ruotano attorno alla luce, all’acqua, ai colori e alcune nuove istallazioni pensate appositamente per e in dialogo con il luogo di esposizione. Infatti le opere di Eliasson espressamente pensate per l’Espace Muraille vogliono dare al visitatore tutta una serie di sensazioni legate al luogo stesso, al tempo e al movimento che secondo l’artista sono più rivelatrici che la materia di cui esse sono fatte. Secondo Eliasson l’arte è un arma per trasformare le idee in azioni, tanto che lo studio da lui creato a Berlino accoglie più di 90 fra architetti, artigiani, tecnici e storici dell’arte impegnati nella progettazione di architetture che tendono a migliorare gli spazi pubblici.
L’esposizione resterà visibile fino alla fine di aprile 2018.