Marketing scolastico

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La Repubblica ha pubblicato un articolo su come alcune scuole cosidette di élite italiane si propongono alle famiglie dei potenziali allievi.

Si sa, si vive in era di marketing e di social media, il che significa che bisogna sapersi raccontare. Il che significa sapere rassicurare, ovviamente in materia di offerta formativa e ambiente scolastico. Ecco, la cosa incredibile è che queste scuole hanno sentito il bisogno di rassicurare esplicitamente le famiglie anche su due o tre punti, perlomeno strabilianti: non accettano ragazzi diversamente abili, non hanno fra i propri studenti degli immigrati, hanno una popolazione scolastica omogenea perché tutta appartenente alle classi più abbienti.

Il bello è che lo dicono a chiare lettere, non con allusioni o giri di parole. Il liceo Ennio Quirino Visconti di Roma, ad esempio, si raccomanda: “Le famiglie che scelgono il liceo sono di estrazione medio-borghese, per lo più residenti in centro. Tutti gli studenti, tranne un paio, sono di nazionalità italiana e nessuno è diversamente abile”. E lo giustificano con la possibilità di offrire un ambiente di apprendimento più omogeneo.

Viene allora da chiedersi perché non facciano ulteriori distinzioni: potrebbero mettere tutti i biondi da una parte e quelli coi capelli castani o mori da un’altra. Cosi non ci si distrarrebbe facendosi attrarre dalle differenze. E poi potrebbero comporre le classi sulla base dell’altezza: quelli sotto il metro e settanta da una parte, gli altri da un’altra. Cosi’ non ci sarebbe nessuno che possa impedire alle file posteriori di vedere bene la lavagna, perché troppo alto. E poi magari ci si potrebbe anche impegnare affinché si faccia pipì tutti alla solita ora, in modo da ottimizzare gli scarichi dei cessi.

Pubblicato da italianintransito

Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso. Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato. Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.

Una opinione su "Marketing scolastico"

  1. w la difference recitava un vecchio adagio. e penso che la vera ricchezza sia il fondere diversità.
    detto questo, non mi scandalizzo perché normalmente chi si scandalizza fa uso proprio di quelle scuole!
    Buon San Valentino o meglio buon mercoledì delle ceneri

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