“Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritti fino al mattino…” erano le indicazioni che dava Edoardo Bennato per arrivare all’Isola che non c’è, abitata da Peter Pan e dalla sua banda di bambini sperduti.
Di isole che non ci sono o meglio di isole che non c’erano e che si sono formate improvvisamente ce ne sono tante… Solo negli ultimi 20 anni se ne contano almeno 10. Alcune di esse sono i risultato di un’intensa attività vulcanica, altre affiorano dai banchi di sabbia oceanici; altre ancora si rivelano dopo la ritirata dei ghiacciai. Alcune di esse sono solo temporanee, mentre altre compaiono e scompaiono regolarmente. Comunque siano nate e per quanto durino, le nuove isole fanno parte dello straordinario mistero del nostro pianeta vivente, che sembra respirare attraverso questa attività.
Anche vicino alle coste italiane se ne conta una. Un’isola misteriosa apparsa non lontano dalle coste sicule, dal nulla, fra Sciacca e Pantelleria la cui comparsa, come nella migliore tradizione italiana, fece nascere storie, leggende e dispute politiche a livello internazionale. L’isola è conosciuta in Italia con il nome di Isola Ferdinandea ma internazionalmente è cartografata come Banco di Graham. Nata davvero da un giorno all’altro, fra il 7 e 8 luglio del 1831, come risultato dell’eruzione del vulcano sottomarino Empedocle, l’isola giunse a misurare quattro chilometri quadrati e 65 metri di altezza sopra il livello del mare.
Naturalmente l’isola solleticò le speranze di alcune potenze europee che cercavano nel Mediterraneo approdi strategici per le loro flotte. I più rapidi a sbarcare sul minuscolo lembo di terra furono gli inglesi che battezzarono l’sola Grham appunto. Poi giunsero i Francesi, che la studiarono a fondo e la ribattezzarono Iulia perché nata in Luglio. Infine giunse la corvetta bombardiera Etna di sua maestà Ferdinando II di borbone che la battezzò Isola Ferdinandea in nome del re!
Ma l’isola stanca delle dispute già nel dicembre del 1831 decise di inabissarsi nuovamente, essendo essa formata da un materiale altamente friabile, che il mare di Sicilia erose in men che non si dica!
Sarebbe troppo facile leggere la parabola di quest’isola come l’espressione del proverbio “chi troppo vuole nulla stringe”, allora ci limiteremo a pensare a questo pezzetto di terra come a un’occasione di fuga fantastica nell’Isola che non c’è…