La Fondazione Beyeler presenterà fra il 30 giugno prossimo e il 27 luglio nella Stazione Centrale di Zurigo un’istallazione dell’artista brasiliano Ernesto Neto. L’opera è una scultura monumentale intitolata GaiaMotherTree, realizzata con nastri colorati di cotone annodati a mano, che si estenderà fino al soffitto dell’ingresso a 20 metri d’altezza.
I visitatori potranno entrare nell’istallazione che nell’intento dell’autore costituirà un luogo di incontro, di scambio e di meditazione. Essa accoglierà al suo interno una serie di avvenimenti di diverso stampo: dalle manifestazioni musicali e di danza a pubbliche letture e atelier creativi, tanto per adulti quanto per bambini.
L’arte di Neto, presente più volte alla Biennale di Venezia e nelle collezioni del MoMa di New York, della Tate di Londra e del Centre Pompidou di Parigi, è contrassegnata dalle correnti del neo-concretismo brasiliano, dal minimalismo e dall’arte povera. Nelle sue opere si fondono spiritualità, umanità ed ecologia ed esse si distinguono per le tecniche e per i materiali atipici utilizzati. Possono essere toccate, attraversate o messe in movimento. I visitatori sono sempre invitati ad interagire con l’opera e spesso anche l’olfatto è stimolato attraverso stratagemmi originali.
GaiaMotherTree è un’opera interamente artigianale. I nastri di cotone sono stati tinti a mano con colori naturali, poi intrecciati e annodati a formare una struttura traslucida che ha le sembianze di un’albero, le cui cime giungono al soffitto della hall della stazione. Ai piedi dell’albero, fra le radici si troverà un grande spazio accessibile ai visitatori che qui potranno istallarsi su cuscini e panche disposti in cerchio. Dal soffitto penderanno dei recipienti a forma di goccia colmi di spezie profumate e foglie secche.