Sole, caldo, giornata gloriosa! Un paio di “flip flop” ai piedi e la domenica prende una piega quasi vacanziera! La “flip flop”, la ciabatta infradito, alle nostre latitudini significa che finalmente è arrivata l’estate!
Ma altrove, soprattutto in Asia – dove il Monsone ridurrebbe in poltiglia ogni altra scarpa – la flip flop è la calzatura d’eccellenza… comoda, versatile e, soprattutto, economica. Noooo non sono diventata rappresentante di quelle infradito tanto di moda che vi fanno l’occhiolino con i loro colori sgargianti, non sto facendo pubblicità! Anzi…
Vi siete mai chiesti i milioni di paia di ciabattine che ogni anno vengono “dismesse” che fine fanno?
Pensate che oltre tre miliardi di persone possono permettersi solo questo tipo di calzatura, la cui vita media non supera i due anni… poi semplicemente le “flip flop” vengono buttate via. 90 milioni di tonnellate all’anno rimangono con noi per sempre perché fatte di materiali non riciclabili e difficilmente smaltibili, poiché contengono sostanze pericolose. Quindi che fine fanno? Dopo un lungo viaggio finiscono nelle acque dell’oceano e dall’Asia arrivano sulle spiagge dell’Africa Occidentale.
In Kenia è nata allora Ocean Sole, una compagnia virtuosa che con il suo lavoro dal 2005 ha avuto un impatto positivo su molti. Ha ripulito oltre 1.000 tonnellate di infradito dall’Oceano e corsi d’acqua in Kenya. Ha fornito reddito stabile a oltre 150 persone e ha contribuito a importanti programmi di conservazione marina.
Con il motto TRASFORMIAMO L’INQUINAMENTO da FLIP-FLOP IN ARTE la piccola azienda produce pezzi unici. Qui si produce arte divertente in modo che le persone, le aziende e gli enti di beneficenza ricordino che l’Oceano ha bisogno del loro aiuto. Le opere rappresentano la spazzatura trovata negli oceani e nei corsi d’acqua, che sta uccidendo la vita umana e marina nel suo viaggio dalle discariche alle spiagge.
Allora questa estate indossiamo le infradito con consapevolezza, finché non si troverà un metodo di smaltimento adeguato. Nel frattempo acquistiamo qualcuna di queste opere, in tale modo aiuteremo il mare e le comunità a trovare un modo per sopravvivere alla montagna di rifiuti che produciamo.