Che bella Amsterdam!

Che bello passeggiare per il quartiere dei musei di Amsterdam, una domenica  pomeriggio, di ritorno da Rotterdam, dopo aver assistito al Film festival di Rotterdam.

La zona è piena di persone di ogni età, che passano da un museo all’altro o che semplicemente si divertono all’aria aperta col pattinaggio. Entrare in un museo è sempre un bel momento , ma qui lo è ancora di più, dal momento che sembra la cosa più naturale del mondo.

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Stedelijk Museum Amsterdam

Allo Stedelijk Museum tra le altre cose, aveva in cartellone una mostra sull’artista svizzero Jean Tinguely. Tante delle sue opere-macchine e delle sculture in movimento. Arte e vita coincisero sempre lavoro di Tinguely e questa mostra lo mette bene in luce. Il poeta delle macchine, come venne definito, è inserito in un percorso esistenziale di cui si rintracciano le influenze artistiche assieme agli sviluppi interiori e di consapevolezza. E’ lo stesso Jean Tinguely a spiegare la sua passione per il movimento, nelle opere, con un bel pensiero riportato sui muri del museo. Da giovane, lui dice, dipingeva e dipingeva, senza mai riuscire a mettere la parola fine a un singolo lavoro. A un certo punto decise di fare opere in movimento, perché rispecchiavano la sua condizione naturale. Il movimento gli consentiva di considerare compiuta un’opera.machinespektakel-678x381

Una volta, anni fa, visitai un piccolo museo a lui dedicato nella sua città natale: Friburgo. Rimasi colpita, tra le altre cose, da un breve video girato sul suo funerale: era una processione di gente in movimento, cui partecipavano anche alcune delle sue macchine e una banda di allegri suonatori.zaalopnametin_original

La mostra Jean Tinguely Machinespel  rimarrà aperta fino al 5 marzo nei giorni della mostra è possibile anche partecipare con i bambini ad un atelier fantastico realizzato con due macchine tingheliane: una per disegnare, azionata dal pedale di una macchina da cucire, l’altra per azionare un nastro trasportatore (carico di oggetti) per mezzo di due biciclette.

Gli auguri più belli

Qui di seguito, gli auguri più belli che abbiamo ricevuto per queste feste.

Un omaggio, visibile dal cielo, a tutte le donne. Ad Amsterdam un piccolo esempio di Land Art, per guardare a Sud

 

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La commissione è arrivata da parte dell’organizzazione femminista “Mama Cash”.

Siamo ad Amsterdam, dove l’artista cubano, di stanza negli Stati Uniti, Jorge  Rodriguez- Gerada, ha creato un’opera su un’area di terreno vasta come due campi da calcio.

Invitato dall’associazione, in occasione della campagna “vrouwen vogelvrije”, incentrata sulla difesa delle donne che a loro volta difendono i diritti umani, l’opera raffigura il ritratto di una donna anonima mesoamericana in onore delle attiviste e come simbolo di protesta contro la persecuzione che avviene quotidianamente nella regione che comprende la metà meridionale del Messico, i territori di Guatemala, El Salvador e Belize, la parte occidentale dell’Honduras, Nicaragua e Costa Rica. Il “pezzo” è stato realizzato rimuovendo neve e terreno da una piccola isoletta, in un’area ex industriale, nella baia di Amsterdam, con l’aiuto di 80 volontari.

Un opera forte di  contenuto sociale e poetico, lontano dalla contestazione più serrata. Quello che ora bisognerà verificare è la sua durata di fronte agli eventi dell’inverno, e la possibilità di essere ammirato anche dal vivo, e non soltanto in tour virtuali resi possibili da Google Earth.

Questo articolo era già stato pubblicato il 23 dicembre