Non c’è più tempo nell’arte

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Recentemente ho avuto la possibilità di confrontarmi con alcune persone nell’ambito dell’arte contemporanea.  E siccome un’idea su ciò che succede in questo mondo non si può trovare dentro nessun manuale cercherò di riassumere cosa mi hanno spiegato.

I giovani artisti accreditati come “i più interessanti” dalla critica o dalle gallerie hanno come caratteristica quella di non avere tempo. Il loro lavoro è così incessante e le richieste cosi numerose (arrivano da tutto il mondo), che trascorrono molto tempo viaggiando da un luogo all’altro per presentare le proprie  opere. Ne consegue che non hanno tempo per seguire del tutto le fasi di realizzazione delle opere. Niente di nuovo penserete ma sembra che adesso sia diventato un modus operandi legato alla necessità di non “sprecare” tempo, per produrre di più. L’artista comunque sembra assicurare sempre la presenza il giorno dell’inaugurazione. I costi per questo genere di vita professionale sono alti: viaggiano, preferibilmente in business.

Il tempo è denaro e chi può permettersi di perderlo?

Insomma, oggi un artista giovane affermato entra a pieno titolo nel mondo del business. Resta poco spazio per la libertà di pensiero, mentre conta moltissimo la presenza nei posti giusti. Pensando a questo un suggerimento per il prossimo anno ce l’avrei, abito a Ginevra e sono dieci giorni che migliaia di visitatori sono accalcati a vedere il Salone dell’auto. Tutti vengono per vederlo: alcuni ci vanno anche più di una volta ed è un gran successo; dunque è chiaro è questa la direzione da seguire. Curatori, galleristi direttori di musei cosa aspettate ad andargli dietro: mettete le automobili firmate da artisti e il successo di pubblico è garantito.

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Blu,Managua, 2005

Eppure questo pessimismo non racconta tutta la realtà dell’arte e rimane  sempre qualche artista folle che ama l’arte per l’arte. Una dimostrazione ad esempio in questi giorni ce l’ha data Blu, l’artista di strada,  che, per rimanere libero da tutti i condizionamenti, ha deciso di cancellare i suoi murales a Bologna, prima che finissero nel prezioso “circuito dell’arte”.

Chi volesse saperne di più su Blu e la cancellazione dei murales  a Bologna può leggere  http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=24357

Blucancella i suoi murales