
Dentro il file famiglia troviamo: incontri, ricordi, lontananze e riavvicinamenti, offese perenni, battute e battibecchi , solidarietà e un bel po’ di ore trascorse attorno ad un tavolo a mangiare.
C’è chi opta per la difesa ad oltranza di un modello familiare immobile, direi intoccabile, e chi, al contrario, desidera allargare il più possibile il concetto a nuove forme di aggregazione.
I primi mi ricordano coloro che si battono per la purezza della lingua, ma intanto si trovano ad affrontare sempre più faccine che ridono al posto delle parole e nuovi vocaboli di altre lingue entrati in uso comune anche da noi. I secondi invece ardono di passione e desiderano allargare il concetto affinché tutti abbiano gli stessi diritti: credo che anche loro, alla fine, sebbene forieri di nuovi assetti sociali, non cambino la sostanza della cosa e che, a buon diritto, si applichi anche a loro il file famiglia, sopra descritto.
Di vecchio o nuovo stampo, piccola o grande che sia, la famiglia è il perno della nostra vita e, quando si riesce ad accettarla per come è, se ne trae moltissimo, sentendoci sicuramente meno soli.

Infine ringrazio una mamma amica che ha ispirato questo commento, regalandomi un libro che tutte le mamme dovrebbero leggere: scritto da Loredana Lipperini si intitola Di mamma ce n’è più d’una (edito da Feltrinelli). Magari non sarete d’accordo su tutto ciò che troverete nel libro, ma sarà molto utile per rivedere tutti i modelli, le ansie e i condizionamenti che noi donne troppo spesso subiamo.