La vita, l’universo e tutto quanto…

Guida galattica per autostoppistiHo già parlato altrove della mia passione per la fantascienza. Da giovanissima (ma anche oggi) mi appassionavano i romanzi della storica collana Urania, di Mondadori, che negli anni ’70 era curata da  due editor del calibro di Fruttero e Lucentini. Trovati per caso due libretti durante un’assonnata estate al mare, ancora non capivo esattamente di cosa si trattasse, ne sono rimasta fulminata. Questo genere di letteratura, che per anni è stata considerata di serie B, è madre non solo delle storiche saghe spaziali cinematografiche tipo Star Wars Dune, ma anche di Blade Runner ad esempio, o dei più recenti Hunger Games, Elysium e chi più ne ha ne metta.

Comunque, allora, nella mia beata ignoranza, mi passarono per le mani, senza che me ne rendessi conto, autori quali Dick, Arthur C. Clarke, Asimov, A. E. van Vogt e tanti tanti altri, letti avidamente e che entrarono a far parte della mia “formazione” personale.

Ad un certo punto mi imbattei in Douglas Adams, che rappresenta il lato ironico della FS. Inglese, collaborò alla stesura di episodi della serie inglese Monty Python Flying Circus e Doctor Who,ma soprattutto nel 1979 pubblicò Guida galattica per autostoppisti, derivato dall’omonima serie, prima radiofonica poi televisiva della BBC, e capolavoro non solo di Fantascienza, ma soprattutto di humor inglese (a partire dal fatto che Adams scrisse una trilogia… in cinque romanzi) in cui la riflessione filosofica sull’esistenza umana si intreccia saldamente con la fantascienza, appunto, e una enorme dose di umorismo.

La Guida galattica per autostoppisti “era il libro più notevole che fosse mai stato stampato dalla grande casa editrice dell’Orsa Minore, della quale pure nessun terrestre aveva mai sentito parlare. Ma non soltanto è un libro notevolissimo, e anche un libro di enorme successo, più popolare di Costruitevi la seconda casa in Cielo, più venduto di Altre 53 cose da fare a gravità zero e più controverso della trilogia filosofico-sensazionale di Oolon Colluphyd Anche Dio può sbagliare, Altri grossi sbagli di Dio e Ma questo Dio, insomma chi è? La Guida ha già soppiantato la grande Enciclopedia galattica, diventando la depositaria di tutto il sapere e di tutta la scienza, perché nonostante presenti molte lacune e contenga molte notizie spurie, o se non altro alquanto imprecise, ha due importanti vantaggi rispetto alla più vecchia ed accademica Enciclopedia. Unocosta un po’ meno; due, ha stampate in copertina, a grandi lettere che ispirano fiducia: NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO reca la scritta […] E, nel caso che ci fosse un’inesattezza tra quanto riportato nella Guida e la Vita, ricordate che in realtà è la vita ad essere inesatta” (Guida Galattica per autostoppisti, p. 10).

A far parte della “trilogia” di Adams sono: Ristorante al termine dell’Universo, La vita l’universo e tutto quanto, Addio e grazie per tutto il pesce, Praticamente innocuo.

Inutile farne un sunto, tanto è intrecciata e complicata la storia dei due protagonisti Arthur Dent e Ford Prefect, protagonisti di avventure surreali e improbabili, costretti ad allontanarsi dal pianeta Terra perché la Commissione per la pianificazione dell’interspazio galattico aveva previsto la costruzione di una superstrada iperspaziale che rendeva sfortunatamente necessaria la demolizione di alcuni pianeti, fra i quali proprio la Terra.

Attorno all’opera di Adams, vuoi per l’ironia di cui è permeata, vuoi per le anticipazioni tecnologiche o il gergo assurdo che l’autore ha inventato, vuoi per le dure critiche di costume da lui avanzate si è creata una vera e propria mitologia che culmina ogni 25 maggio nella celebrazione del Giorno dell’asciugamano (Towel Day), in cui i fans della trilogia rendono omaggio ad Adams indossando un accappatoio e soprattutto portando con sé un asciugamano che, nella Guida galattica, “é forse l’oggetto più importante che l’autostoppista galattico possa avere. In parte perché è una cosa pratica […], ma soprattutto perché l’asciugamano ha un’immensa utilità psicologica (p. 29).

Saga filosofico-spaziale. Da leggere per rilassarsi!

 

Cercate gossip su Google…

… e troverete in 0.13 secondi 306.000.000 di risultati! No, non ho realmente intenzione di raccontare se la Canalis tornerà con Vieri o se il nuovo amore di Belen è solo una trovata pubblicitaria. Infatti, come la maggior parte delle persone sane di mente, mi sollazzo con tali notizie solo quando aspetto per ore il mio turno dal parrucchiere e per caso mi sono dimenticata il libro che mi sto gustando. E la mia non è assolutamente spocchia, non vanto una pretesa superiorità intellettuale (tanto che non sono completamente a digiuno di questi argomenti!), ma il gossip, il pettegolezzo nostrano, mi dà l’occasione di riflettere sulla «prevalenza del cretino», quello che, in realtà, mi fa veramente imbestialire.

Scrivevano gli indimenticati Fruttero e Lucentini nella prefazione del libro La prevalenza del cretino (Mondadori, Milano 1985), che la bêtise é figlia del progresso, infatti, « è stato grazie al progresso, che il contenibile ‘stolto’ dell’antichità si è tramutato nel prevalente cretino contemporneo, personaggio a mortalità bassissima la cui forza è dunque in primo luogo brutalmente numerica; ma una società che egli si compiace di chiamare ‘molto complessa’ gli ha aperto infiniti interstizi, crepe, fessure orizzontali e verticali, a destra come a sinistra, gli ha procurato innumeri poltrone, sedie, sgabelli, telefoni, gli ha messo a disposizione clamorose tribune, inaudite moltitudini di seguaci e molto (molto ! ndr) denaro. Gli ha insomma moltiplicato prodigiosamente le occasioni per agire, intervenire, parlare, esprimersi, manifestarsi, in una parola (a lui cara) per ‘realizzarsi’. Sconfiggerlo é ovviamente impossibile. Odiarlo é inutile. Dileggio, sarcasmo, ironia non scalfiscono le sue cotte d’inconsapevolezza, le sue impavide autoassoluzioni». Mi scuso per la lunga citazione, ma non sarei riuscita ad esprimermi meglio…

Quanti ne abbiamo visti di questi personaggi apparire e sparire, essere intervistati e osannati, sfilare in televisione e sui giornali, insinuarsi nelle nostre vite sempre con un consiglio, una parola e un sorrisetto pseudo intelligente sulle labbra : politici, gente di spettacolo, sedicenti artisti, filosofi, psicologi tutti con un buona novella da donare, tutti tragicomicamente compresi nei propri ruoli.

Odiarli è inutile ? Sarcasmo e ironia non li scalfiscono ? La soluzione dunque sta solo a noi.

Signori, il gossip ci sta, è divertente a volte rilassante. La bêtise é tollerata, ci si può scivolare inconsapevolmente, ma quando tutto ciò diventa ‘sistema’ e distoglie costantemente l’attenzione dalla realtà, allora vuol dire che siamo arrivati alla drammatica necessità di rivedere le priorità, innanzitutto le nostre.

Benvenuto allora  alla farfallina di Belen, al lato B di Pippa Middleton o alle labbra rifatte della Minetti (buon per loro che con tali scemenze e poca fatica riescono a guadagnarci, almeno in visibilità), ma che tutto ciò sia e rimanga un contorno (anche piccante va bene), un amusement durante la pausa caffé, che resti relegato in un mondo ‘a parte’ e che non prevalga sulla realtà.

Nella nostra recente storia passata troppe volte ci siamo fatti distogliere dal contorno e non abbiamo prestato attenzione al piatto principale, che spesso abbiamo ingoiato senza neppure renderci conto di cosa mangiavamo, insomma evitiamo di cascare nella trappola e conserviamo il nostro senso critico. Non abbiamo paura di spegnere la Televisione, o chiudere un giornale, di far sentire la nostra voce di dissenso quando è troppo. Senza pedanteria, con leggerezza e umanità impariamo a distinguere.