Il giardino volante

Con questo cartone animato realizzato da  Chiara Guidi si è inaugurato sabao scorso Il giardino volante. Un giardino pubblico progettato a Pistoia pensato come un pensiero d’arte.  Il giardino nel centro della città è una grande area verde disegnata con tante opere- gioco dedicate ai bambini che amano scivolare, saltare, arrampicare e correro tutto il giardino sembra una grande opera  costruita per stuzzicare, sollecitare e invitare ad aprire l’intelligenza verso un modo diverso di percepire la realtà  .

Atelier Mendini  con Andrea Balzari, Pagoda
Atelier Mendini con Andrea Balzari, Pagoda

L‘arte contemporanea penetra nel tessuto della città e diventa un momento di svago, riposo e gioco. Finanziato per intero dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia il giardino è stato chiamato Giardino Volante.

Chi ha disegnato i giochi sono stati gli artisti Luigi Mainolfi , Gianni Ruffi e l’atelier Mendini con Andrea Balzari. Tutti scelti perché nel corso della loro carriera hanno sempre mantenuto una curiosità per la vita, un’ironia e un approccio all’arte che si conciliavano con il giardino.

A questi giochi opere dobbiamo aggiungere il lavoro dei due architetti Lapo Ruffi e Angiola Mainolfi che hanno ritessuto il giardino, ripensando il verde , aggiungendo percorsi , casette di legno , panchine e una strordinaria illuminazione.

Il giardino, opera architettonica di Lapo Ruffi e Angiola Mainolfi
Il giardino, opera architettonica di Lapo Ruffi e Angiola Mainolfi

Concludo con una riflessione: da pochi giorni si è aperta a Venezia la 56°biennale di Venezia, l’appuntamento d’arte più prestigioso per l’arte contemporanea. Quest’anno il titolo è Tutti i futuri del mondo. Il Giardino Volante sembra voler proporre un futuro visto attraverso l’arte,  quello che guarda ai suoi abitanti e in modo particolare all’infanzia lasciando che cresca imparando a coltivare la libertà di pensiero.

Il giardino fin da subito è stato preso d’assalto da tanti bambini e famiglie, chi volesse saperne di piiù può trovare tutte le informazioni sul sito www.ilgiardinovolante.it.

Andar per fiere: Torino è artissima

Se vi piace andare per fiere, perché  vi diverte scoprire, comprare o soltanto curiosare ciò che si trova nel mondo dell’arte contemporanea, ricordatevi che si  apre, tra pochi giorni, a Torino, Artissima. Lingotto Fiere  ospita, dal 9 all’11 novembre, la fiera dell’arte contemporanea giunta alla sua diciannovesima edizione. Quest’anno saranno presenti 172 gallerie, di cui solo 53 italiane. Ci sarà la possibilità di vedere le gallerie che presentano maestri affermati e quelle che propongono i nuovi talenti. Quando in fiera, dalle espressioni sui volti, puoi capire chi è un appassionato d’arte sincero ma senza grandi possibilita’ economiche e si diverte in quel guazzabuglio di cose da vedere, chi è un collezionista e sente la visita come una sfida, una caccia alle opere migliori con un occhio sempre aperto all’investimento, chi è  l’artista il critico o il gallerista (questi ultimi hanno spesso sul volto segni di stress e poco diletto).
Il nuovo direttore di artissima, con un contratto di tre anni, è per la prima volta una donna, la triestina Sarah Cosulich Canarutto, che al momento vive in Svizzera  e lavora come art-advisor per alcuni collezionisti privati.  Come direttrice di artissima ha pensato un programma di mostre ed eventi in tutta la città, che andranno dal 9 novembre fino al 6 gennaio. Gli eventi  sono visibili alla GAM, al Museo di Rivoli a Palazzo Madama e in molti altri luoghi. Per il programma guardate su 
http://www.artissima.it.

Torino in questi giorni vale davvero una gita anche perché sono già accese per la città le Luci d’artista, ossia interventi d’arte contemporanea basati sulla luce, che arricchiscono le strade in modo originale. Quest’anno saranno 19 le strade che si illumineranno. Nel mio ricordo la più bella rimane quella di Luigi Mainolfi, intitolata Lui e l’arte di andare nel bosco, una fiaba scritta per la strada, che tutti possono leggere e condividere  in un’atmosfera lirica e giocosa di quelle che solo Mainolfi riesce a creare.