Salva il pipistrello e… salverai il pianeta

Il 2012 è stato proclamato dal CMS (convention on migratory species) dell’UNEP (united nations environment programme) in collaborazione con EUROBAT (la lega per la conservazione della popolazione europea di pipistrelli) L’anno del pipistrello. Nel corso di tutto il 2012 si susseguiranno, in tutto il mondo, eventi per celebrare i vari aspetti della conservazione di questa specie, per rispettarne la biodiversità e monitorarne vita e abitudini.

Sebbene la tradizione ci abbia consegnato l’immagine di animali immondi, né uccelli né ratti, legati in vari modi a superstizioni che li hanno resi decisamente impopolari, questi mammiferi sono non solo utilissimi insetticidi naturali (riescono in un notte a mangiare più di 5000 insetti), ma sono anche determinanti  per l’impollinazione e per la dispersione dei semi delle piante forestali e sono delle vere proprie “macchine per volare” sofisticatissime, inoltre sono gli unici mammiferi che sono in grado appunto di volare senza nessun ausilio supplementare (e già solo questo dovrebbe suscitare il nostro grande rispetto).

Fra gli altri avvenimenti organizzati in favore dei pipistrelli, il mese scorso si è tenuto ad Oxford, in Gran Bretagna, un primo meeting molto particolare: si sono, infatti, riuniti architetti provenienti da tutto il regno per discutere della costruzione di case adatte ai pipistrelli, the ultimate dream home for bats. Questi animali, poiché non costruiscono nidi o rifugi trovano il loro habitat in cavità naturali o alberi, o ancora nelle crepe dei muri, negli interstizi fra i mattoni (alcuni di essi sono così piccoli che possono comodamente sistemarsi in buchetti nei quali noi stenteremmo a mettere le dita) e le grandi colonie trovano posto negli antichi abbaini, ma poiché ci siamo dati un gran da  fare per distruggere il loro ecosistema e i loro habitat, un modo per recuperare spazi utili ai pipistrelli è quello di adattare le nostre abitazioni al loro stile di vita… ed ecco allora che il Royal Institute of British Architects in collaborazione con la Bat Conservation Trust, offre un nuovo corso di tre ore, con lo scopo di educare gli architetti sui pipistrelli, insegnando ai partecipanti la dimensione ideale, i punti di accesso, la temperatura, i materiali e un percorso adatto ai piccoli (in Europa) animali.

Un esempio per tutti è la summer house progettata e realizzata dall’architetto britannico Charles Barclay nel Suffolk. Il progetto è nato dall’esigenza di preservare una comunità di pipistrelli che l’architetto aveva trovato nella vecchia fattoria che aveva avuto il compito di rimodernare. Questo ha aguzzato il suo ingegno, che lo ha portato a creare un ambiente per questi pipistrelli realizzato in materiali ecocompatibili, con particolari angoli di accesso agli abbaini che sono stati resi particolarmente confortevoli per le famiglie che vi sono state trasferite  nel giro di sei settimane in borse termiche, con soffici rivestimenti.

Nel caso voleste a questo punto adottare un pipistrello, ma non avete il coraggio di farlo stabilire nell’abbaino di casa vostra, potete fare una donazione di 3 sterline al mese e adottarlo a distanza (di sicurezza direi perché la Fondazione si trova in Gran Bretagna). Mentre, se volete un efficientissimo insetticida naturale, potete costruire voi stessi un rifugio per pipistrelli (una bat box) e per questo vi rimandiamo all’opuscolo creato dal Museo di Storia Naturale di Firenze che qualche tempo fa in collaborazione con l’Unicoop promosse un eccellente campagna di sensibilizzazione.

Ricordiamo che i pipistrelli non sopravvivono in ambienti contaminati, perché sono delicatissimi, sono un ottimo deterrente contro gli insetti nocivi e fastidiosi, non portano malattie, si creano piccole famiglie (fanno un solo cucciolo all’anno), sono simpatici e soprattutto… non sono cugini dei vampiri.

Salviamo i pipistrelli e salveremo il pianeta!

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Autore: italianintransito

Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso. Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato. Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.

3 pensieri riguardo “Salva il pipistrello e… salverai il pianeta”

  1. Ottimo articolo!!! La divulgazione di queste informazioni è importantissima! Tre piccolissimi appunti:
    – “pipistrello” è il nome comune per indicare l’ordine dei Chirotteri, che comprende numerose specie; — le bat box si possono acquistare già montate.
    – i pipistrelli non sono cugini dei vampiri :P, ma esistono alcune specie ematofaghe (Sud America), che tuttavia non attaccano l’uomo.

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