Chiacchiere del Lunedì

Parliamo di emergenze? è l’argomento del giorno: emergenze politiche, istituzionali, giudiziarie, perfino, e non ultime, ambientali…

Fondation Abbé Pierre, campagna 2013 by BDDP Unlimited
Fondation Abbé Pierre, campagna 2013 by BDDP Unlimited

Ma c’è un’emergenza che striscia silenziosa, perché non vogliamo vederla, perché non ce ne vogliamo fare carico, perché in fondo è più facile chiudere un occhio, perché tocca tante tante persone… insospettabili, vicine a noi, che vivono questa cosa con vergogna.

Sto parlando delle mense dei poveri (che orribile espressione) che potrebbero rimanere senza scorte di cibo a causa di un cambiamento nella nuova programmazione europea 2014/2020. È un rischio concreto che colpirebbe duramente fin dai prossimi mesi 4.000.000 milioni di persone, che allestiscono pranzo e cena grazie ai finanziamenti UE che si traducevano in diversi prodotti alimentari che poi gli enti caritativi come la Caritas o il Banco Alimentare distribuivano in modo capillare sul territorio.

Andrea Giussani presidente del Banco Alimentare ha affermato alla fine dell’anno scorso: “La situazione è veramente di emergenza, fino all’anno scorso ricevevamo dall’Ue derrate alimentari, mediamente il 50 % di quello che il Banco Alimentare distribuiva. Adesso l’Unione ha decretato la fine di questo programma di aiuti, è in discussione un nuovo piano che però dovrà occuparsi di tutti i tipi di povertà, alimentare, abitativa, mentre i paesi dell’Ue sono aumentati e il finanziamento non ancora stabilito. A questo finanziamento europeo che dovrebbe essere approvato a fine anno, si aggiungerebbe il fondo nazionale di aiuto agli indigenti, quota volontaria che i governi sono invitati a donare”. Di cui però ad oggi non se ne sa nulla!

Altri paesi dell’unione europea sono già corsi ai ripari e hanno anticipato il denaro necessario (Francia e Spagna) … e noi?

Pubblicato da italianintransito

Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso. Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato. Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.

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