
Alt al virus sempre più dilagante dell’uso di appellativi affettuosi, tirati a caso come frecce impazzitte. Ormai i casi attorno a me si moltiplicano e arriveranno a uccidermi.
L’appellativo più ricorrente è “CIAO BELLA”, e ogni volta che mi chiamano così, penso: “bella a chi? A me? E perché?”. La persona che si esprime così lo dice a tutti e non ricorda neanche più perché lo fa. Al secondo posto nella classifica troviamo TESORO e lì davvero la cosa si fa più seria. Tesoro mi chiamava mia madre e ricordo troppo bene la profondità e il senso di quella parola: come posso sentirla ora biascicata con tono apatico da una conoscente, con la quale faccio fatica a comunicare qualsiasi cosa si avvicini al sentimento. E così potrei continuare con GIOIA oppure mille altri appellativi affettuosi, ormai divenuti repertori inflazionati e di poco conto.
Eppure, ne sono certa, queste espressioni non sono “farina del nostro sacco”: mica si usavano in passato; sono figlie della soap opera e della televisione. E se guardo oltre all’Italia, per la mia amica americana non sono da tempo più Stefania ma sempre e solo HONEY.
Sono, appunto, appiccicose come il miele queste parole e vengono usate come fossimo parte di un grande salotto televisivo, dove tutti sorridono e ammicano. Se ancora non ti sei assuefatto e mantieni intatto il tuo brutto carattere, rischi di rimanerci secco.
Sono d’accordo , in linea di massima ,ma ci credi se ti dico che le uso anch’io , quando le “penso” davvero?
Non “Honey” ma “Miele” , con una mia nipote carissima , per esempio!
Pero’ capisco benissimo quello che hai voluto dirci tu , lotta allo stereotipo di moda e agli atteggiamenti precotti…
Ciao, senza appellativi.
( anche se un “carissima” mi sarebbe scappato volentieri…)
Chiamare miele la propria nipotina mi semnra più che legittimo. Carissima quando inizio una lettera o un messaggio lo uso anch’io, ma è tutto il resto che non mi va giù-
Buona settimana e un saluto sincero
pensa tu la comodità di chiamare amore o tesoro sia la moglie che le amanti.
caro ogni amico, e gioia ( impersonale) ogni bambino piccolo è un piccolo modo innocente per cercare di evitare gaffes per i più distratti.
vedi quanta falsità puo’ nascondere…
Carissima, hai proprio ragione. Ma a pensarci bene questi atteggiamenti sono figli dei nostri tempi di contatti superficiali tipo Facebook quindi evviva quelli che si parlano da vero “de visu”….