Non esiste in italiano un vocabolo che traduca esattamente il termine inglese misperceptions. Potremmo dire “idee sbagliate”, ma la connotazione sarebbe troppo marcata; altra traduzione sarebbe “percezioni errate” o meglio ancora “percezioni erronee” (cioè contrarie alla logica e al vero). Fatto sta che secondo uno studio condotto dalla IPSOS MORI, società britannica di ricerca e comunicazione, in 14 paesi del mondo intero, compresi Australia, Sud Corea e Giappone, è stato calcolato un Indice di ignoranza, che purtroppo ci vede al primo posto fra le nazioni esaminate.
Le 14 nazioni in cui sono state fatte le interviste, nell’agosto del 2014, a soggetti fra i 16 e i 64 anni, sono: Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Giappone, Polonia, Sud Corea, Spagna, Svezia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Nove le domande contenute nel questionario dell’intervista, vertenti sulla percentuale degli immigrati, ad esempio, o sulla percentuale della popolazione che vota alle elezioni o ancora sulla percentuale della popolazione cristiana o di quanti sono i cittadini che superano i 65 anni in una certa nazione.
Attraverso la risposta data da un campione di mille persone la IPSOS MORI ha stilato una classifica molto esauriente sulla differenza che corre fra la realtà delle cose e la percezione che la popolazione ha della realtà delle cose. Non si tratta di un esercizio accademico. Pensate ad esempio su quante percezioni erronee si trova ad esercitare un certo tipo di politica, che fa leva proprio su questo Indice di ignoranza per costruire le proprie campagne. Vi invito a rispondere alle 9 domande dell’IPSOS MORI. Un giochetto che vi svelerà verità differenti e vi farà comprendere come spesso le priorità pubbliche siano dirottate su false realtà o a causa di allarmismi del tutto inesistenti.
ci sono anch’io ho provato a fare il test e ho indovinato solo 3 su 9
ma le domande erano e sono molto ingannevoli.
Anche io ho provato a fare il test e addirittura dopo aver letto la classifica e gli articoli… niente da fare, pregiudizi e false convinzioni mi hanno fatto rispondere come la maggior parte degli intervistati… sigh!