…il filo di ARIADNE

teso_ariannaChe farsene di quattro milioni e mezzo di schede di materiale archeologico, che le nazioni europee hanno prodotto nel corso del tempo, che senza una piattaforma valida non sono consultabili? Niente paura sta arrivando Ariadne, progetto dell’Unione Europea, realizzerà una sorta di Google map dell’archeologia. Sarà un modo per mettere un po’ d’ordine nella grande massa di dati, ordine che consentirà non solo agli studiosi ma anche ai curiosi l’accesso ad archivi, documenti, foto, riproduzioni 3D, ricerche altrimenti non fruibili.

ARIADNE (l’acronimo sta per Advanced Research Infrastructure for Archaeological Dataset Networking in Europe) consentirà ai ricercatori l’accesso transnazionale a banche dati, strumenti e linee guida, faciliterà la creazione di nuovi servizi Web basati su interfacce comuni per archivi, disponibilità di set di dati di riferimento e l’utilizzo di tecnologie innovative. ARIADNE stimolerà nuovi percorsi di ricerca nel campo dell’archeologia, basandosi sul confronto, il riutilizzo e l’integrazione nella ricerca corrente degli esiti di ricerche sul campo passate e in corso e, in fine, delle attività di laboratorio. Tali dati, finora sparsi tra diversi archivi, banche dati, rapporti di lavoro sul campo non pubblicati (letteratura grigia) o in via di pubblicazione consentirà la condivisione delle conoscenze. ARIADNE contribuirà alla creazione di una nuova comunità di ricercatori pronti a sfruttare il contributo della tecnologia informatica e di incorporarlo nella metodologia della ricerca archeologica.

La sfida, come annuncia il capo progetto, l’italiano Franco Niccolucci del Pin-Polo Universitario Città di Prato, “è quella di passare da informazioni disordinate a dati e informazioni strutturate, organizzate allo scopo di consentire a chi fa ricerca di confrontare e integrare le proprie scoperte con quelle di altri studiosi. È così che si crea nuova conoscenza”.

A coordinare le attività è il Pin Polo Universitario Città di Prato, in collaborazione con l’Associazione Europea degli Archeologi (European Association of Archaeologists – Eaa), con il Cnr e con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiani. Nel consorzio sono inoltre presenti le Accademie delle Scienze di Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovenia e Olanda e l’Istituto Archeologico Germanico insieme a centri nazionali di ricerca sui beni culturali di Francia, Grecia, Irlanda e Spagna e altre istituzioni culturali, accademiche e di ricerca da Cipro, Regno Unito, Romania, Svezia e Ungheria, per un totale di 24 partner in rappresentanza di 16 paesi europei.

A dimostrare che l’Unione fa la forza!

Autore: italianintransito

Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso. Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato. Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.

1 commento su “…il filo di ARIADNE”

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