
Ci sono libri d’arte di tutti i generi : cataloghi delle mostre, saggi critici, monografie, libri illustrati che raccontano con parole o immagini le opere d’arte. Poi ci sono dei libri particolari che non fanno parte alcuna categoria. Uno di questi libri è L’Amalassunta di Pier Franco Brandimarte, edito dalla Giunti.
Il libro si legge come un romanzo, ma è anche un tuffo nell’opera e nella vita del pittore Osvaldo Licini. Siamo dentro ad una storia in cui l’autore cammina sulle tracce del pittore, nel comune di Monte Vidon Corrado, nelle Marche – dove Licini visse- ma anche a Parigi, dove incontrò Modigliani per arrivare a Venezia, con il critico Marchiori,quando vinse il gran premio della Biennale del 1958.
Si segue l’autore, si segue la vita di Licini, ma ci vengono offerte anche delle letture delle sue opere illuminanti. Un esempio ne è la spiegazione del dipinto Bilico del 1934, letto attraverso la struttura del trabucco ; oppure la descrizione dei suoi quadri astratti che “sono mappe, rotte e registrazioni di avvistamento” , capaci di condurre fino a luoghi sconosciuti in cui si è guidati da personaggi come “la sirena,il drago,l’abisso o l’Amalassunta”
Un libro di visioni e di vissuto personale. Una forma nuova tutta da scoprire per avvicinarsi al mondo dell’arte.
Il libro ha vinto il Premio Calvino 2014. Nelle motivazioni si legge: « un testo in elegante equilibrio tra finzione e saggio, per l’abilità e l’originalità dimostrate nel ricostruire, secondo molteplici registri narrativi e con scrittura impeccabile e compatta, la vicenda umana e artistica del pittore Osvaldo Licini compenetrandola con la vicenda esistenziale del narratore.”