
Una parte del famoso V&A Museum di Londra (il Victoria and Albert Museum) il più importante museo rivolto alle arti applicate e arti minori a livello mondiale, è interamente dedicato ai bambini. Il Museum of Childhood, letteralmente il museo dell’infanzia – sebbene il termine inglese formato da child (bambino) più il suffisso hood implichi uno stato, una qualità dell’essere bambino – ha come missione di “permettere a chiunque, in particolare ai giovani, di esplorare e apprezzare il mondo conosciuto attraverso gli oggetti fabbricati e realizzati dai e per i bambini”. Le collezioni permanenti del museo posseggono un incredibile numero di giocattoli, materiale per i più piccoli, e costumi, e ogni anno viene proposto un ricco programma di esposizioni temporanee.

Nell’ambito di tali esposizioni, fino al 12 febbraio, sarà possibile visitare The Imaginary Friend Collection, mostra nata da uno straordinario progetto del Museo in collaborazione con l’agenzia di creativi londinesi AMV BBDO. È stato chiesto a più di 60 bambini di disegnare il proprio “amico immaginario” e con l’aiuto di un certo numero di artisti, fra i quali il giapponese Tsuneo Goda, inventore dell’icona pop Domo Kun, di Becky and Joe, creatori di una collezione di video virali intitolati Don’t Hug Me I’m Scared, e dell’Aardman studio, che ha disegnato i famosi
, sono stati realizzati dei giocattoli che replicano le fattezze degli inesistenti, se non nella fantasia dei piccoli, compagni di gioco. Hanno preso così vita leoni colorati, bambini con tre occhi, volpi con gli occhiali e dinosauri pelosi che facevano parte dell’immaginario dei bambini coinvolti. Questi prodotti finali portano noi adulti a chiederci come sarebbero stati i nostri personali amici immaginari se qualcuno ci avesse aiutato a realizzarli.