Un ricordo su Umberto Eco

umbertoeco[1]Chi appartiene alla mia generazione ha incontrato Umberto Eco all’Università, o nel corso degli studi oppure (e credo che siano i più) nel prepararsi alla tesi di laurea. Chi non ricorda il suo libro “Come si fa una tesi di Laurea”? Era un tipico prodotto di Eco: in modo chiaro, semplice, efficacissimo, spiegava tutti i tecnicismi legati al pubblicare un lavoro: la tesi, in questo caso. Spiegava come andassero riportati i titoli in bibliografia, come si dovessere fare le note e cosi via. Tutto. Per noi studenti italiani, abituati a confrontarci con baroni che si ritenevano al disopra del (fondamentale) compito di spiegare le cose agli studenti, sembrava il libro di un marziano: era fatto per aiutarci. Che fortuna i suoi studenti, pensavamo.

Io avevo letto il suo primo romanzo e – studente di lettere e storia dell’arte – ero rimasta stupita  dalla sua erudizione: vi era cosi’ tanto in quel romanzo, da stupire. Poi mi capitò di conoscerlo di persona: venne da noi assieme a Luciano Berio per una giornata tra amici (c’era anche Edoardo Sanguineti). Il mio babbo che aveva organizzato la rappresentazione di un’opera di Luciano Berio, per pochi intimi. Mangiammo alla tavola dei miei (sempre affollata di artisti) e io ricordo che tra tutti scorreva una grande allegria: si parlava di cultura, mentre si apprezzava il cibo e si scherzava sulle cose più disparate. Fu lì che lui e Luciano Berio ci raccontarono di quando invitarono John Cage in Italia per partecipare a Lascia o Raddoppia.imgres

Cage, il grande sperimentatore della musica d’avanguardia, se la passava male economicamente, come purtroppo spesso accadeva ai grandi artisti. I due amici italiani lo sapevano, e sapevano anche che per mangiare, Cage, aveva sviluppato una conoscenza enciclopedica dei funghi (unico alimento che trovava gratuitamente nei boschi). Cosi lo invitarono da Mike Bongiorno e lui vinse, rispondendo a tante domande sui funghi. Ma ve la immaginate la RAI di oggi con uno dei più’ grandi musicisti viventi che si presenta a un quiz, come specialista di funghi?

imgres-2
Edoardo Sanguineti

Oggi, Luciano Berio e Edoardo Sanguineti non ci sono più’ e Umberto Eco li ha appena raggiunti. Io credo che si facciano delle grandi risate, guardando a questa umanità stramba che è rimasta sulla terra.

imgres-1
Luciano Berio

Autore: italianintransito

Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso. Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato. Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.

1 commento su “Un ricordo su Umberto Eco”

  1. Già, “Come si fa una tesi di laurea”, mia guida a faticosi studi di lavoratore e ragione di riflessione, per me, sulla cultura universitaria di allora!
    E quella “bustina” sul prepararsi alla morte https://viewfromwesthill.wordpress.com/2007/06/14/importante-lezione-per-critone/; per me – cultore convinto della necessità di potersi preparare in tempo a quel momento, solo con il vivere meglio il tempo che ci resta!
    Eco, uomo che ha lasciato tracce indelebili in chi l’ha conosciuto – come te – e in chi è stato attento a ciò che ha scritto.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: