Ci sono degli scrittori che per te sono come degli amici. Non li conosci, ma quando esce un loro libro sai già che lo comprerai e poi sceglierai il momento migliore per leggerlo. Tra questi scrittori io ho Marco Malvaldi. Di lui ho letto tutto e i suoi libri ormai sono un appuntamento fisso. A dicembre avevo comprato la sua ultima fatica Buchi nella sabbia. La scorsa settimana l’ho preso dalla mia libreria perché era arrivato il momento giusto per godermelo. Avrei infatti dovuto prendere l’aeroplano, che mi terrorizza, e ho scelto lui come miglior compagno di viaggio. E ho scelto bene: benché terrorizzata del distacco dell’aereo da terra, sono stata subito catturata dalla storia e mi sono catapultata a Pisa, nel 1901 a seguire la preparazione di una rappresentazione dell’opera di Giacomo Puccini presso il Teatro Nuovo. Come sempre mi sono divertita . Da buon toscano Marco Malvaldi mi ha strappato più di una risata. Anche questa volta la storia gira attorno ad un giallo, l’omicidio del tenore; ma tutta la trama non vi piacerà tanto per l’arguzia del giallista ma per l’abilità dello scrittore come ritrattista.
Aleggia nella storia il maestro Giacomo Puccini ma vedrete in azione una serie di attori cantanti, tenenti, scalpellini anarchici di Carrara e uno spigliato quanto mai decadente giornalista Ernesto Ragazzoni “poeta, filosofo, scrittore”.
Il libro l’ho letto tutto in un fiato e per il viaggio è stata un’ottima compagnia.
Si legge tutto in un fiato, infatti.
In un contesto primi ‘900 ha saputo usare un linguaggio adeguato all’epoca ma sicuramente destinato a noi “giovani di oggi”!
sono contenta che ti sia piaciuto anche a te