Al referendum passato non ci pensiamo più; allora guardiamo altrove e vediamo cosa prevede la rivista del Touring svizzero nel campo della mobilità futura:
l’articolo mette in evidenza che dopo l’accordo firmato a Parigi a dicembre scorso da 195 paesi sulla necessità di impegnarsi a limitare almeno di due gradi l’aumento della temperatura globale occorre cominciare ad attrezzarsi per un futuro diverso e prima di tutto senza petrolio. Nelle automobili ci saranno dei grossi cambiamenti. Sempre più persone arriveranno a non voler più possedere un’auto e si allargherà il fenomeno di car-sharing . Affittare l’auto in modo rapido e semplice grazie anche ai nostri smarthphone. L’auto in affitto viene lasciata dove si deve arrivare non va riportata indietro e i clienti successivi la localizzano con il GPS e l’aprono con un codice per usarla a loro volta. Questo modo di affitto ho scoperto si chiama “free floating”.
In futuro poi le macchine andranno da sole e non dovremmo più preoccuparci di guidarle, questo davvero non so come riusciremo a farlo: non dovremo più fare l’esame della patente? saranno auto con il motore elettrico. In una macchina che viaggia da sola si potranno fare altre cose e guadagnare tempo: mi figuro tante auto che corrono incolonnate come una metropolitana.
Si vede già, ma sarà sempre più favorito la bicicletta, in particolare quelle che possono trasportare altre persone o cose. Le bici che trasportano bambini arriveranno a poter trasportare fino a 100 chili di peso. Per chi è pigro ci sarà sempre la bici elettrica. Gli spazi maggiori nelle città saranno riservate alle due ruote.
Tre dunque sono i nodi principali per il futuro: abbandonare il petrolio, le macchine a benzina e gasolio e il concetto di auto private.
Ce ne rendiamo veramente conto?