Vi siete mai chiesti perché gli inglesi bevono tanto tè? Perché preferiscono questa bevanda invece di bere come il resto del mondo il caffé? La Uk tea and infusion Associaton (si perché esiste veramente) stima che gli inglesi bevano 900 tazze di tè all’anno a testa, un vero e proprio mare di tè (tanto che le bustine usate costituiscono un grosso problema per il loro difficile smaltimento nei rifiuti urbani).
Gli antropologi naturalmente ci vanno a nozze, per capire la ragione di questo legame con una foglia che viene coltivata in luoghi tanto lontani, viene disidratata, affronta un lunghissimo viaggio (i maggiori produttori di te sono la Cina e l’India) per arrivare ed essere rivitalizzata nelle teiere inglesi.
In effetti il motivo non può essere spiegato solo dal favore che gli inglesi accordano al suo gusto leggermente amaro e acido (tanto che si tende ad addolcirlo con l’aggiunta di latte), o al fatto che contenga forti dosi di sostanze anti invecchiamento o ancora perché, come per il caffé, la teina è un forte eccitante, oppure perché bevendone forti dosi la pelle assume un odore che salva dalle beccature di alcuni parassiti. Tutto ciò non basta.
Le ragioni sono da ritrovare nel forte rapporto sociale che i britannici hanno con il te. Come afferma infatti l’antropologa Kate Fox “le scelte alimentari dipendono strettamente dall’ambiente circostante, dal contesto sociale”. Infatti il tè per il popolo inglese è divenuto un perfetto riempitivo per i momenti di noia o, peggio, di imbarazzo sociale, “fare un te”, infatti è un perfetto diversivo per un popolo in cui il contatto prolungato e senza filtri ha sempre rappresentato un problema.
Se un italiano con “prendiamoci un caffé” ribadisce un rito fortemente “sociale”, un inglese con “prepariamo un tè” e con il rituale che comporta mette le distanze e riprende fiato.