L’ho già scritto qualche giorno fa, lamentandomi di come i socials, in particolare Face Book, fossero diventati il luogo dove esprimere i risentimenti, i litigi, il livore, le zuffe. Devo dire che nell’ultima settimana ho assistito al delirio totale dei contenuti, arrivando persino a bloccare cari amici presi dal furore della propaganda. Oggi, fra il ciarpame vario del post referendum, ho trovato finalmente qualcosa di veramente interessante, un articolo su Repubblica on line che dà consigli su come difendersi dall’ondata di “false notizie” che negli ultimi tempi hanno invaso i nostri account, complici amici distratti, creduloni o semplicemente malati di complottismo.
Si va dalle estensioni per Chrome ai siti di verifica, tutti strumenti che chi ha tempo e voglia potrebbe utilizzare prima di condividere in rete bufale che a volte sono talmente palesi da strappare addirittura una risata. In realtà siti che smontano pezzo per pezzo le falsità e le invenzioni sono tanti. Solo per il mondo italiano ricordiamo Bufale.net, Butac.it, Attivissimo.net, Bufaleedintorni.wordpress.com e così via. Basta fare un giro su questi siti per rendersi conto di quanta cianfrusaglia gira sul web.
In attesa che i responsabili dei socials mettano mano ad algoritmi capaci non tanto di smontare le bufale, quanto di segnalare almeno le fonti sospette, possiamo solo sperare che non si ripeta ciò che abbiamo visto. La politica ha tempi e modi ben precisi, non si può fare di internet il luogo della propaganda. Non tutti siamo in grado di comprendere le implicazioni più profonde e il web per sua natura semplifica in modo distorto ciò che semplificabile non è.
La bufala regna sovrana. E come dice Bartezzaghi, da bravo enigmista, bufala è l’anagramma di “fabula” che in latino può significare anche frottola, diceria…
Devo dire che un po’ di nostalgia dei filmati su gattini e cuccioli che infestavano i social la provo.
Ho sempre letto con interesse le pagine di questo sito ma credo di non averle mai commentate; oggi, in bilico tra disgusto e preoccupazione, lascio qui un commento di condivisione, confortata dal fatto che non tutti sono “ggente”. Grazie.
Grazie a te. Siamo in tanti in bilico fra disgusto e preoccupazione. Continuiamo ad azionare il cervello a dispetto di tutta la “fuffa” che ci cade addosso! Forse otterremo poco, ma non dovremo abdicare alla nostra intelligenza!