Ditemi se non vorreste essere anche voi a a Novoli ( in provincia di Lecce) la notte del prossimo 16 gennaio. Immaginatevi una grande processione con la statua di un santo per le vie della città e un grande falò alto più di 25 metri. La festa si chiama la focara: si svolge in onore di Sant’Antonio Abate, conosciuto anche come il santo del fuoco, e si festeggia in tutto il Salento .

La città di Novoli però batte tutti; il suo enorme falò ogni anno ha una forma diversa ed è fatto di fascine di tralci di vite secche accatastati secondo delle tecniche tramandate da generazioni. Per capire quanto sia seria e complessa questa costruzione, si deve considerare che il signor Renato De Luca, costruttore del falò, riceverà alla presenza delle autorità religiose, civili e militari un trofeo di riconoscimento.
Questa festa mi ha fatto pensare al Meskel, la festa della chiesa ortodossa di Etiopia, ove si celebra, con un altro falò, l’invenzione del vera croce di Cristo ad opera di Santa Elena, nel mese di settembre.

A Novoli, poi, tradizioni e passato si fondono col contemporaneo. Ogni anno infatti, in occasione della Focara,si invitano anche degli artisti contemporanei. Questa edizione, sotto la curatela di Giacomo Zaza, offrirà, nel Palazzo Baronale, una mostra d’arte contemporanea con un’installazione di Daniel Buren, opere di Sisley Shafa, tra cui un happening con la comunità di Novoli, una performance di H.H Lim, un lavoro di Yuri Ancarani: una video scultura nata dall’interazione di video e fuoco.

La festa raccoglierà momenti di arte, musica, letteratura e si concluderà, è il caso di dirlo, con una notte di fuoco.