“Un giorno forse riceveremo un segnale da un pianeta lontano, ma dobbiamo stare attenti a rispondere”. Così l’astrofisico più noto del mondo, Stephen Hawking, replicava in un’intervista a chi gli chiedeva se siamo soli nell’Universo. Egli, infatti, affermava con assoluta convinzione che l’essere umano non è l’unica forma di vita nell’Universo, ma allo stesso tempo si dimostrava scettico sulla possibilità da parte dell’uomo di mettersi in contatto con un’altra civiltà, con ogni probabilità molto più avanzata della nostra, agli occhi della quale potremmo apparire perfetti da conquistare poiché inferiori e deboli.
Non solo. Ultimamente Hawking ha messo in guardia l’intera umanità dal pericolo che sta correndo. E questa volta non si tratta di alieni. Lo studioso infatti, basandosi su riscontri oggettivi, ha affermato qualche giorno fa, che l’umanità potrebbe riuscire ad estinguersi da sola senza l’aiuto esterno dell’alieno conquistatore, a causa della sua aggressività, che potrebbe farle sfuggire di mano i progressi tecnologici ai quali stiamo assistendo. “Da quando ha avuto inizio la civiltà, l’aggressività è stata utile poiché ha permesso la sopravvivenza. Ora però, la tecnologia è avanzata a un ritmo tale che questa aggressività potrebbe distruggere tutti noi, con una guerra nucleare o biologica“. Unico modo per reprimere i nostri istinti scimmieschi è l’utilizzo di logica e ragione…
Hawking mi mette un po’ in ambasce dipingendo scenari distopici e apocalittici! Tuttavia, dando un’occhiata a quello che sta accadendo in giro per il mondo, mi convinco che nessun alieno ambirebbe a conquistare una civiltà (?) come la nostra, e, d’altra parte, la mia fiducia innata nell’umanità mi suggerisce che in fondo riusciremo a cavarcela anche stavolta, mettendo da parte la nostra atavica aggressività e innescando il nostro cervello… Vane speranze?
Buona settimana!