Quella che risalta e che conquista per noi è “copertina”, che potrebbe anche richiamare alla memoria Linus, o qualche cosa legata all’uncinetto e a una vecchia zia, ma è anche ciò che è più visibile di un libro, di una rivista, di un opuscolo o anche di… un disco.
Non poteva che avere il formato di un LP, il disco in vinile per eccellenza del secolo scorso, questo “librone”, che, percorrendo un arco temporale a partire dal 1950 ai tempi nostri, racconta una storia dell’arte tutta particolare. Infatti gli autori, Francesco Spampinato e Julius Wiedemann, hanno documentato nelle pagine di Art record covers, (Taschen 2017) quanto stretto sia il rapporto fra arte e musica, portando a testimonianza le copertine dei dischi create da grandi artisti visivi del secolo scorso e contemporanei.
In ordine alfabetico per nome dell’artista, gli autori hanno creato un vero e proprio catalogo in cui la parte del leone la fanno naturalmente i dischi Rock e Pop, due nome fra tutti:
Keith Haring di Without You di David Bowie
e Banksy dell’album We love you… So love Us una compilation di diversi gruppi
Tuttavia anche il Jazz è ben rappresentato. Esempio famoso sono i cerchi concentrici di Kenneth Noland sulla copertina dell’album Trickles di Steve Lacy e il Roswell Rudd Quartet del 1976,
o la foto di Luigi Ghirri che faceva da copertina all’album Playing degli Old and new dreams
Anche per la musica classica spunta Picasso su un LP del 1956 con concerti di Handel, Vivaldi e Geminiani.
Insomma un libro tutto da sfogliare, che riserva sorprese ad ogni pagina, a partire dalla copertina con un o splendido John Lennon ritratto da Andy Warhol per il disco Menlove avenue, del 1986 uscito postumo e voluto da Yoko Ono.
Una storia dell’arte moderna e contemporanea decisamente sui generis, riscritta su una vera e propria colonna sonora.