
Non è ancora finita la mostra dell’artista Ai Weiwei al Musée Cantonal di Losanna, che già si sta per inaugurare – il 17 novembre – un’altra mostra su un artista cinese, più giovane di Weiwei: Qiu Zhijie. Si terrà a Ginevra, al Centre d’Art Contemporain.
Due artisti per molti aspetti diversi, ma che hanno in comune un forte legame con le tradizioni e il passato del paese di mezzo. Per noi si tratta di un’ulteriore occasione di confronto e dialogo con una cultura ancora, per certi versi, lontana o comunque poco conosciuta. Ai Weiwei ha collocato i suoi lavori nel museo di Losanna, inserendosi nelle varie sezioni del museo: dalla geologia. all’archeologia. Antico e presente ci accompagnano per tutta la mostra e non mancano di stupirci, con incredibili installazioni uscite dalle manifatture cinesi.

Qiu Zhijie, invece, è conosciuto per il suo interesse nei confronti della calligrafia, una forma d’arte in Cina. Negli anni Novanta usava fotografarsi di tre quarti, riportando grandi caratteri cinesi sul proprio corpo. Il tema dell’identità in rapporto con i codici della società, è al centro del suo lavoro. Lavora con il video e la fotografia performance ed installazioni. Qiu Zhije è inoltre un disegnatore di mappe , un cartografo di percorsi immaginari; alcune di esse sono prodotte su carta con tecniche antiche, altre sono direttamente disegnate sui muri con l’inchiostro nero di china. Quest’anno tra l’altro è stato il curatore del padiglione cinese alla Biennale di Venezia.
