Avete pensato che parlassimo di qualche starlette diventata famosa su Instagram?
Invece abbiamo in serbo una bellissima storia della prima donna “ammalata” di selfies quando questi non esistevano ancora. È una storia stramba che nasce in Francia nei primi anni del ‘900. La signora in questione si chiamava Suzy Solidor, cantante e attrice francese nata nel 1900 e morta nel 1983, fu simbolo della “garçonne” degli Anni Folli di Parigi (1920-1930). Fisico androgino, voce profonda e frangetta divenne in quegli anni famosissima negli ambienti omosessuali della capitale francese.
Aprì un celebre cabaret chiamato La vie Parisienne in cui passarono i più grandi artisti dell’epoca. Oggi viene ricordata come la donna più ritratta del mondo in quanto di lei esistono ben 225 dipinti fra cui spiccano quelli di artisti famosi quali Tamara de Lempicka, Jean Cocteau, Francis Bacon, Man Ray e Francis Picabia, George Braque, Moise Kisling, Raoul Dufy, Leonard Foujita.
Suzy era consapevole della sua bellezza e della sua bravura come cantante, faceva parte dello show business della Parigi felix ed amministrò il suo successo anche attraverso i ritratti che ne celebravano la figura e che furono realizzati per lei dai più grandi artisti dell’epoca, ai quali chiedeva esplicitamente di dipingerli.
Rappresentava la donna nuova, simbolo di emancipazione e ispirava e solleticava l’immaginario collettivo. Diversa e conturbante segnò un’intera epoca. Che stile, che tempra altro che le Kardashian…