Ognuno lascia la sua impronta nel luogo che sente appartenergli di più (Haruki Murakami)
Architettura brutalista e Andreas Gursky
Le città sono fatte di storie. Storie passate, recenti o già segni di un prossimo futuro. Guardi un palazzo , una piazza, una nuova scelta urbanistica e la lettura che ne trai non cessa mai di sorprenderti. Anche le periferie più desolate sono là per raccontarti come sono state pensate , quando e perché.
È questo che pensavo quando sono stata a visitare la rinnovata Hayward Gallery a Londra. Una galleria che si trova dentro il Southbank Centre . Una grande costruzione in cemento inaugurata nel 1968 che rientra nell’architettura – come dicono gli inglesi e i francesi – brutalista (dal francese brut, ossia grezzo, dato l’ampio uso di cemento grezzo).
Andreas Gursky,Les Mées,2016
La galleria è da poco riaperta con una bella mostra dedicata al fotografo Andreas Gursky. Ci sono grandi fotografie che ripercorrono il suo lavoro: sconfinati paesaggi, folle di persone o grandi immagini che giocano tra pittura e fotografia .
Andreas Gursky, Hayward Gallery, Londra
Guardo le opere ma non riesco a staccarmi dalle forme architettoniche del museo : così nette, solide, essenziali come una scultura di Eduardo Chillida .
Bella questa storia di Londra, bella l’architettura brutalista .
Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso.
Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato.
Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.
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