
Vi sentite più o meno europei dopo tutti gli alti e bassi di questi ultimi anni? E’ passato diverso tempo da quando si sono costituite prima la Comunità e poi l’Unione Europea. Non senza contraddizioni e battute d’arresto, sono stati fatti grandi passi avanti nel processo di integrazione tra stati. Oggi mia figlia non sente la Francia, la Germania, la Spagna così lontane come potevamo sentirle noi.Viaggia, risiede o lavora senza problemi in un paese o nell’altro.

Dal 2014 anche l’arte contemporanea ha dato il suo contributo al processo di integrazione.In quell’anno, infatti, è nata Europe, una manifestazione itinerante che ogni anno esplora, in una capitale diversa, la scena dell’arte europea. Questa mostra è stata pensata e voluta dal direttore Gunner B. Karan, del Astrup Fearnley Museer di Oslo, insieme ai critici Hans Ulrich Obrist e Thomas Boutoux. Partita da Oslo la mostra è stata poi organizzata in molte città europee (Londra, Lione , Zagabria, Lodz, Roma) . Il 20 giugno ci sarà una nuova tappa che si apre al Bozar, il museo d’arte di Bruxelles. Il titolo dato alla mostra sarà Somewhere in Between ed è dedicata ai diversi punti di contatto, ma anche alle diverse identità artistiche e culturali, esistenti tra Europa occidentale e Europa orientale.

Questa nuova tappa è importante anche a causa del clima difficile che stiamo vivendo in questi ultimi anni, per quanto attiene il destino dell’Europa.
Un momento di riflessione in più, per pensare come poter costruire – e non distruggere – un futuro migliore per tutti noi.
La mostra si aprirà il 20 giugno e resterà aperta fino al 19 agosto per tutte le informazioni http://www.bozar.be