Parigi val bene una “carbonara”?

CARBONARAHa fatto il giro del web la video-ricetta della pasta alla carbonara postata sul sito di infotainment (letteralmente informazione-spettacolo) francese Demotivateur, un contenitore di informazioni il cui metodo si basa non tanto sulla trasmissione della notizia quanto piuttosto sulla sua spettacolarizzazione.

La ricetta in questione ha lasciato tutti gli italiani che l’hanno guardata attoniti e turbati. Il filmato infatti suggeriva di mettere insieme cipolla, pasta, e pancetta tutte insieme in un certa quantità di acqua e di lasciar cuocere a fuoco dolce per un quarto d’ora. Non contenti di tale barbarie, una volta cotta questa zuppa informe, doveva essere insaporita con una cucchiaiata di panna, una spolverata di parmigiano e un uovo crudo appoggiato al momento del fatidico “impiattamento” (parola che, nonostante sia stata sdoganata dai vari magazine di cucina, continua a non esistere).

26 secondi di puro orrore per il palato nazionale e reazione indignata da parte di tutti i buongustai (e non) italici. E no, cari francesi, sulla carbonara non si può! Non si può essere così leggeri e stravolgere il piatto che pur essendo italico per eccellenza, compare magicamente su tutti i menu stranieri insieme ai fatidici Spaghetti bolognese. Ed ecco comparire gli hashtags #carbonaragate e #JeSuisCarbonara per mostrare tutto il nostrano disappunto. Addirittura la Barilla, la cui busta di “farfalle” compariva all’inizio del video, ha dovuto dissociarsi da questo orrore… Quanto ci arrabbiamo noi italiani se i nostri carboidrati vengono maltrattati!

Vi lasciamo la Gioconda… ma lasciateci la pasta!

Giusto per non sbagliare, vi ricordo che la pasta alla carbonara si prepara con il guanciale (noi che non lo troviamo dobbiamo forzatamente ripiegare sulla pancetta), senza cipolla, con l’uovo e il pecorino romano (che se non si trova può essere sostituito con il Parmigiano Reggiano, un po’ più internazionale…) soprattutto senza panna. La cremina che si forma è data dallo sciogliersi del formaggio e dal condensarsi dell’uovo… Alla fine una bella spolverata di pepe nero.

 

 

 

 

PASTA!

pasta shapesInsieme alla crema al cioccolato più famosa del mondo, la pasta è colpevole dei chili di troppo sulle italiche terga e delle manigliette dell’amore! Se c’è infatti una cosa alla quale non sappiamo proprio rinunciare è il nostro “primo” piatto nazionale, che però, come assicurano gli esperti, anche a livello dietetico, se consumato con parsimonia, non è male.

Probabilmente è questo che ha portato la catena di fast food più famosa del mondo a siglare un accordo con la nostrana Barilla, affinché quest’ultima fornisca la pasta da inserire nei menù dei ristoranti italiani della catena. Se infatti l’insalata di pasta venduta a 5 euro avrà il successo che i due big dell’alimentazione si aspettano (2 milioni di euro di ricavi entro quest’anno e 10 entro il prossimo) l’accordo di fornitura sarà esteso per tutta l’Europa.

Un altro grande successo della cucina Italiana e della dieta mediterranea che entra di prepotenza nella mecca dell’hamburger!

Tutte questo parlare di pasta naturalmente ha risvegliato in me un languorino in fondo allo stomaco così, mentre me la cucino, vi passo una ricetta super veloce per un’insalata di pasta.

Ingredienti? Beh, naturalmente pennette rigate, pomodori, olio extravergine di oliva, parmigiano e tanto tanto basilico.

Fate una classica insalata di pomodori, innaffiatela abbondantemente con l’olio, salatela, riducete il basilico in pezzetti piccolissimi e aggiungetelo ai pomodori, cuocete la pasta e una volta al dente, scolatela e gettatela nell’insalata, mescolate energicamente e aggiungete parmigiano quando è ancora bollente in modo che si amalgami bene, sedetevi, possibilmente davanti al mare, e gustatevi il pomodoro freddo a crudo con il caldo della pennetta, l’aroma del basilico fresco e del parmigiano che non ha avuto il tempo di sciogliersi completamente, che delizia… inarrivabile!