Il Grand Tour dell’arte contemporanea: girare per meglio capire

Per gli appassionati d’arte contemporanea c’è solo un modo per capirne e saperne di più ed è quello di viaggiare e non perdersi gli appuntamenti più importanti che riuniscono, selezionano e presentano tanta arte tutta assieme. E così, se in estate il popolo dell’arte non ha perso l’occasione di andare in Germania a Kassel, a visitare Documenta 13,  ora deve cambiare clima e atmosfere e deve programmare una visita a San Paolo, in Brasile, dove il 25 settembre si aprirà la 29esima Biennale d’Arte.  Questa biennale, tra alti e bassi, è una delle più antiche del mondo (seconda solo alla Biennale di Venezia) perché è nata nel 1962.

E quest’edizione promette bene: sono stati invitati 159 artisti provenienti da 33 paesi diversi che presenteranno in totale 850 opere. Scopo della rassegna, si legge, è quello di  diffondere e far conoscere ad un vasto pubblico l’arte contemporanea. I curatori, Agnaldo Faias e Moacir dos Anjos, hanno infatti pensato di organizzare nel percorso espostitivo anche un programma didattico molto vario, in cui spicca lo spazio denominato le Terrazze: luoghi scelti per organizzare dibattiti, proiezioni, performance e momenti musicali. Le terrazze sono dentro al   padiglione progettato dall’architetto Oscar Niemeyer.

Filo conduttore della biennale sarà il legame dell’arte con la politica, un connubio che – affermano i curatori – non si può separare, perché entrambe interagiscono con la realtà e influiscono sulla percezione che abbiamo del mondo.

Sarà possibile vedere tra i tanti lavori le opere dell’artista cileno Alfredo Jaar ,  del brasiliano Ernesto Neto (una felice scoperta alla Biennale di Venezia del 2001). E poi ci sarà il lavoro di Helio Oiticica, mentre per le riflessioni sull’arte e sul suo essere dentro alla politica  non mancheranno artisti come il cinese Ai Weiwei, e le  Guerrilla Girls (un gruppo di femministe anonime, conosciute solo con le maschere di gorilla, nate a New York nel 1985) . Ci saranno artisti affermati come Nancy Spero, il fotografo americano Nam Goldin, o più giovani come l’australiana Fiona Tan, e il cinese Cao Fei.

Cao Fei

Una biennale come questa ci consente di vedere il panorama artistico mondiale con gli occhi brasiliani.

Chi volesse saperne di più, può consultare il sito www.fbs.org.br