
Festeggiare o non festeggiare?
L’8 marzo si sta avvicinando. Sto parlando del “giorno della donna”. L’anno scorso in questa data abbiamo festeggiato postando un bell’articolo su una mostra dedicata alle “streghe”, convinte che un po’ streghe lo siamo tutte e nella speranza che la caccia alle streghe non venisse più riaperta.
A un anno da quel post se guardiamo quello che è accaduto ci viene un brivido di orrore.
Hai ragione, leggevo sul Sole 24 domenica che l’Italia è all’ottantesimo posto nel Global Gender Gap 2012 del World Economic Forum. Il GlobaleGender Gap calcola la percentuale di diseguaglianza tra uomini e donne e il nostro paese è preceduto da Kenya , Cina e paesi come il Perù e il Botswana. La relazione prende in esame quattro aspetti la partecipazione economica e le opportunità, il grado di istruzione, il potere politico e la salute.
La violenza sulle donne non si è placata, anzi se è possibile è aumentata (è di queste ultime ore lo scandalo delle magliette vendute su Amazon che istigano alle botte). Ma cosa dobbiamo fare per ribadire che non siamo oggetti e non apparteniamo a nessuno se non a noi stesse. Basta festeggiare una volta all’anno, magari con un’inutile zingarata di poche ore?
La vecchiaia mi ha reso acida e cinica è vero, ma credo che non basti festeggiare l’otto marzo per un solo giorno, sarebbe bello che ogni giorno fosse l’otto marzo!
Io invece sogno sempre di poter trascorrere un 8 marzo con quelle donne fantastiche che ho avuto il piacere di conoscere e con le quali sono diventata amica, di cui ammiro un sacco di cose come ad esempio: il coraggio quasi folle di Almea di darsi agli altri senza paracadute, la saggezza imparata dalla terra di Daria, l’estrosità di Daniela, la voglia di combattere per i nostri diritti di Tiziana, il fascino di Barbara e l’arte e la creatività di Sandra sono solo esempi la lista non finirebbe più perchè a dire il vero da tutte le amiche ho imparato qualcosa e da loro ho tratto i migliori benefici. Tutte assieme siamo una forza.
Tanti auguri a noi allora e felice 8 marzo.
C’è ancora molto cammino da fare, ma siamo e saremo sempre una forza.
ecco è così che la penso anche io
…..il fatto è che, andando anche oltre il pensare “la donna”, questo mondo non vuol proprio riconoscere a tutti gli essere umani il valore e la dignità di essere “persona”….. Se vado avanti su questa linea entro in un giro di schiaffi da cui sarà difficile sortire, come si è usi dire dalle mie parti, che son poi le solite (le parti) della storica dell’arte bionda, con gli occhi verdi e il sorriso più bello del mondo,…. …. mi sono persa!!!! 😦 Comunque siamo forti e coraggiose ed andiamo avanti, sempre, con caparbietà, amore e tanta, tanta passione!!!! a proposito di estrosità e di donne il 7 marzo esce “Ci vuole un gran fisco”, un film con Angela Finocchiaro leggerissimo e forse banale ma affronta con ironia il tema delle donne di 50 anni e dintorni……
… allora è il nostro film, spero che in questo sperduto angolo di mondo si riesca a vedere. Per il resto è proprio come hai detto!
E questo ti giuro non me lo perdo