
In casa mia la scorsa settimana è entrato per la prima volta il braccialetto per restare in forma. L’oggetto, tenuto per sempre al polso, mi dà indicazioni utili alla mia vita: mi dice se ho mangiato in modo moderato, come sta il cuore, se devo fare più attività sportiva e infine se le ore concesse al sonno ristoratore sono state sufficienti. Me lo metto al polso e mentre lo faccio mi domando se quel laccio è più simile a una manetta o a uno spirito guida che mi porterà alla salvezza.
Sul venerdì di Repubblica leggo che in Giappone finalmente sarà messo in vendita il reggiseno che si slaccerà solo quando la donna che lo veste sarà veramente innamorata (Silvio Piersanti, “Il reggiseno giapponese che scatta solo se c’è l’amore vero” Il venerdì de La Repubblica), di cui abbiamo parlato qualche settimana fa. Diabolico: ci metteranno dei sensori nella coppe che saranno in grado di individuare i cambiamenti dei ritmi cardiaci. Ma, sentite bene, il sensore è così intelligente che saprà distinguere se questi cambiamenti del cuore sono causati da sforzi, da sport o dall’incontro con il vero amore.
L’attacco al corpo e alla mente dell’essere umano è stato sferrato. Il computer saprà di noi più di quanto noi siamo in grado di percepire. Prevedo che accadrà cosa mi è successo con il navigatore della macchina: ora non posso più farne a meno dal momento che mi ha reso la vita più semplice, inoltre arrivo prima ovunque e più velocemente. E poi è inutile negarlo: usandolo ho perso il mio sesto senso, la capacità di orientarmi e un po’ di memoria. Come potrei adesso tenere a mente tutte le indicazioni chieste a passanti? O ancora, ditemi quanti di voi ricordano a memoria i numeri di telefono o le dosi per i dolci?
Il computer sempre di più diventerà la mia sfera di cristallo, e presto con un semplice clic saprò un sacco di cose su di me. Ma in cambio cosa cederò e cosa riceverò?
Guardo meglio quel braccialetto: un aggeggio tecnologico, un attentato alle mie capacità. Così decido di rimandare: lo indosserò il prossimo lunedì
Per ora, buona settimana
Del braccialetto non sapevo niente….
Ma che i vari devices tecnologici a disposizione ci togliessero a poco a poco la concentrazione e l’attenzione dovute alle solite abituali incombenze , e’ poco ma certo.
Il problema e’ che cosa faremmo se ci venissero a mancare….
Altrimenti , che bello avere più tempo per pensare e meditare , invece di impazzire!