Esiste in Italia un luogo in cui l’obiettivo finale è quello di creare un punto di aggregazione dei giovani in cui si può sperimentare un positivo approccio alla realtà. Non è una scuola, non è un’ accademia, è un posto dove si cerca veramente di sviluppare il potenziale dei ragazzi in un’età che va dall’adolescenza alla vita adulta.
Si tratta della Piazza dei Mestieri che si rivolge ai giovani dai 14 ai 20 anni, una fascia di età delicata formata da ragazzi che spesso senza neppure accorgersene, allontanandosi dalla scuola regolare, si trovano in una posizione che più facilmente li porta a scivolare verso forme di esclusione sociale. Sono quei ragazzi rassegnati, esitanti, in una parola “difficili”, che si sentono soli, non amati, inadatti. Qui ancor prima di imparare un mestiere si lavora per recuperare il valore della loro persona, si insegna loro ad autoaffermarsi, a dire “io” in modo che le cose che li circondano riprendano interesse e valore.
Il progetto nato a Torino, e per ora esportato solo a Catania, è vincente. Una massa sempre maggiore di ragazzini viene attirata da questa struttura che non solo li accompagna negli anni formativi, ma che non li abbandona dopo, aiutandoli ad entrare nel mondo del lavoro.
Ispirandosi alle piazze che fanno parte della tradizione storica italiana, nella Piazza dei Mestieri ciò che accade è la trasmissione del sapere, del mestiere, delle capacità, delle abilità. Un luogo in cui avviene quasi magicamente uno scambio proficuo di idee e un confronto fra di esse.
Sotto l’imperativo di valorizzare i talenti, grazie anche all’introduzione dell’arte, della musica e del gusto, i ragazzi che frequentano i corsi di formazione qui erogati, vengono rieducati a una vita responsabile, sollecitati ad impegnarsi e ad essere liberi.
Gli insegnamenti sono gratuiti e accompagnati anche da numerose borse di studio, si frequenta la scuola e si lavora (al ristorante; al pub, dove si produce anche la birra; nella pasticceria, che sforna tonnellate di cioccolato). Ogni anno sono circa 200 (nella sola struttura torinese) i ragazzi che concludono il ciclo di studi e formazione, di cui il 90% trova lavoro nel campo in cui si è specializzato, grazie anche alla collaborazione non solo di grandi industrie, ma anche della struttura portante dell’economia italiana: le aziende artigiane di piccole e medie dimensioni, che qui reclutano lavoratori capaci ed entusiasti.
Luogo di progettazione, di formazione, di accoglienza, di supporto scolastico, ma anche di aggregazione, di attività musicali, teatrali e cinematografiche, Piazza dei Mestieri è una realtà tutta italiana, un altro modo di aiutare i giovani a trovare la propria strada.
Speriamo ne sorgano altri di centri cosi!
Ce n’è troppo bisogno