Un golpe militare in Burkina Faso, nei giorni scorsi . La guardia presidenziale , il solito corpo di pretoriani associati ai benefici del potere di un presidente che nonc’è più, sente odore di cambiamento: il governo civile succeduto ai tumulti del 2014 (che favorirono la cacciata di un presidente impresentabile in carica da 25 anni) pensa a destinare la guardia presidenyiale alla lotta al terrorismo nella regione. Niente più vicinanza al potere, con collegata distrbuzione di soldi e favori, ma lavoro duro sul campo contro bande di assassini sanguinari. Eh, no: per evitarlo, si fa un golpe. Dopotutto, dopo tanti anni di vita vicino ai potenti si sono viste e si sanno tante cose. Subito però si scopre che il mondo è cambiato: la gente non ne può più e gli stati vicini hanno già troppi problem:tutti, proprio tutti, dicono no. Così l’ennesimo golpe militare accetta la mediazione della comunità dell’Africa occidentale , nella persona del presidente del Senegal. Fuori, la gente protesta: via i militari. L’esercito spara. Ma le proteste non si fermano.Tanta ammirazione,dunque, per il popolo del Burkina Faso che vuole una vita normale e lotta per una società più aperta e democratica.
Ho apprezzato molto conoscere questa situazione che ignoravo…..
Ma che difficile vivere , in tanta parte del mondo…
Grazie di tutto