Writing e Street Art possono essere storicizzati?
Questa pratica artistica e mediatica è l’unica avanguardia che è riuscita a conciliare gioventù, periferie e minoranze della globalizzazione, creando una vera e propria contro cultura nata da un fenomeno underground di protesta giovanile.
E non solo, Writing e Street Art sono arrivati a contaminare molti campi della cultura e dell’arte, dalla moda alla musica, dal cinema alla fotografia, fino alla pubblicità divenendo di dominio pubblico ed entrando di prepotenza nel museo.
Per questa ragione il MACRO di Roma dedica a questo fenomeno la mostra, a cura di Paulo von Vacano, che raccoglie e racconta 40 anni di Street Art e Writing, ospitando i più importanti artisti che hanno segnato le tappe fondamentali di questo movimento a livello internazionale e locale.
“Lo scopo di Cross the Streets è quello di indagare, a livello globale, la potenza e la fascinazione di questa multimedialità estrapolandone le linee guida, i pionieri mondiali, i fenomeni di costume da essa generati e, a livello locale, la storia del graffitismo romano” si legge nella presentazione, e ancora “l’allestimento di Cross the Streets porta fin dentro il museo il linguaggio della Street Art: per l’occasione il MACRO viene contaminato da elementi leggeri e temporanei, dalla segnaletica orizzontale che dalla strada entra direttamente nella sala grande, ai teli da impalcature che ne trasformano il grande spazio in una scena urbana da esplorare. Molti dei materiali torneranno ad essere riutilizzati nei cantieri edili… il passaggio di un processo costruttivo in cui gli sprechi sono ridotti al minimo e la vita dei materiali impiegati non si conclude con la mostra ma continua altrove”.
La mostra si protrarrà fino al primo ottobre del 2017. Strana e interessante… da visitare