La fotografia deve essere silenziosa (vi sono foto reboanti che io non amo): non è una questione di “discrezione” ma di musica. La soggettività assoluta si raggiunge solo in uno stato, in uno sforzo di silenzio (chiudere gli occhi e far parlare l’immagine nel silenzio). La foto mi colpisce se io la tolgo dal suo solito bla-bla: “Tecnica” , “Realtà”, “Reportage”, “Arte” ecc. : non dire niente, chiudere gli occhi, lasciare che il particolare risalga da solo alla coscienza affettiva…
L’avete riconosciuto? Siete d’accordo?
questa volta è più difficile Ghirri?
comunque sono d’accordo
Barthes?
Non so chi l’abbia detto ma potrei essere anch’io! Le mie foto sono così: silenziose e non tecniche.
MOSTRARE SENZA DIRE…
Con la speranza che l’osservatore assorba le emozioni ivi contenute e vi scopra la storia che contiene.
Allora il libro da cui è tratta questa frase lo DEVI leggere! Domani scoprirai chi l’ha scritto! Grazie perché ci segui con simpatia!
Le foto silenziose chissà a chi ha pensato Enrica questa settimana fosse un pittore penserei a Jan Vermeer