Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Dopo quarant’anni di silenzio il vulcano Calbuco in Cile ha eruttato spettacolarmente il 23 di aprile, costringendo gli abitanti delle sue pendici ad una disastrosa evacuazione. Un terremoto di un’intensità e di una violenza inaudita il 25 aprile ha distrutto Katmandu e molti villaggi della sua valle, causando oltre 2000 vittime e radendo al suolo gran parte del patrimonio architettonico e storico della capitale nepalese. Tragedie e ancora tragedie come se la terra volesse scrollarsi l’umanità da dosso…

L’Italia intanto ha celebrato i 25 aprile, festa della liberazione, e noi vogliamo ricordare questa data attraverso le parole di Antonio Caponnetto, uno degli eroi simbolo della lotta al crimine organizzato italiano, dedicandole ai nostri figli: “ragazzi godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare, e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi!
L’avvenire è nelle vostre mani”.

Vogliamo augurare una buona settimana a tutti con due chiacchiere tipicamente italiane: la prima è che per la prima volta in assoluto è stato fatto e cotto un piatto di spaghetti al pomodoro “creato” da una stampante 3D. Gli inventori pensano che questo rappresenti il futuro del cibo, che potrà essere inventato in casa o riprodotto alla perfezione con i parametri e le materie prime che i grandi chef venderanno via internet. Infine esistono 5 ragioni scientifiche che  ci inducono fin da ora a pensare di andare al mare… Infatti l’acqua ci riporta al nostro stato naturale. Lungo la costa siamo più rilassati. L’acqua ci rende felici. L’acqua ringiovanisce le menti stanche. Il blu dà sollievo.

Mah? Tutto vero ahimè! Buona settimana!

Côté Suisse

cartina_svizzera

Noi italiani ci avviciniamo all’anniversario della Liberazione, il 25 aprile. Già vengono pubblicate le storie degli ultimi sopravvissuti e sono tutte interessanti. Mentre le ascolto mi vengono in mente i racconti, uditi da bambina, di coloro che avevano vissuto la guerra. Tutti, senza eccezioni, facevano riferimento anche ai bombardamenti. Questi aerei che seminavano la morte avevano marcato la memoria dei nostri vecchi.

Di recente ho scoperto che anche gli Svizzeri hanno avuto il loro penare a causa dei combattimenti aerei durante la seconda guerra mondiale. Essendo un paese piccolo, stretto tra i belligeranti, la Confederazione veniva spesso sorvolata dalle diverse aviazioni militari, anche con conseguenze funeste. Inizialmente, furono gli aerei tedeschi a sconfinare regolarmente sui cieli elvetici, durante l’aggressione alla Francia e al Belgio. La cosa accadeva così di frequente che gli Svizzeri cominciarono ad abbatterli! Il che fece infuriare Hitler, il quale sottolineò come gli ineffabili vicini usassero anche armi tedesche per tirargli giù gli aerei. Il macabro Adolfo minacciò la Svizzera e approntò un piano di invasione che si chiamava Tannenbaum. Così gli svizzeri si decisero a lasciar correre, in materia di aerei, ma approntarono un micidiale piano di difesa incentrato su ridotti montani, capaci di tenere in scacco per moltissimo tempo un esercito invasore.

La guerra poi cambiò corso e fu la volta dei tedeschi ad essere bombardati, e così i cieli svizzeri cominciarono a essere violati anche da aerei alleati, che passavano per bombardare l’Italia o la Germania. E gli svizzeri di nuovo si arrabbiarono, con qualche abbattimento o costringendo gli aerei ad atterrare. Ma il più delle volte furono i piloti alleati che, colpiti durante la missione, decisero di scendere (magari col paracadute) sulla Svizzera, per evitare l’internamento da parte del nemico. Venne persino creata una speciale zona di internamento in un resort montano vicino a Lucerna. Il peggio fu che a volte gli alleati sbagliarono pure bersaglio! Capitò che bombardassero Zurigo credendolo Friburgo in Germania, o Sciaffusa e Basilea, scambiate per città tedesche.

Lezione per i nostri giorni: puoi startene bello chiuso nel tuo orticello, ma se vicino a casa tua qualcuno si mena e lo fa per troppo tempo, prima o poi ne buschi anche tu.