QIU ZHIJIE

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Qiu Zhijie

Non è ancora finita la mostra dell’artista Ai Weiwei  al Musée Cantonal di Losanna, che già si sta per inaugurare  – il 17 novembre – un’altra mostra su un artista cinese, più giovane di Weiwei: Qiu Zhijie. Si terrà  a Ginevra, al  Centre d’Art Contemporain.

Due artisti per molti aspetti diversi, ma che hanno in comune un forte legame con le tradizioni e il passato del paese di mezzo. Per noi si tratta di un’ulteriore occasione di confronto e dialogo con una cultura ancora, per certi versi, lontana o comunque poco conosciuta. Ai Weiwei  ha collocato i suoi lavori nel museo di Losanna, inserendosi nelle varie sezioni del museo: dalla geologia. all’archeologia. Antico e presente ci accompagnano per tutta la mostra e non mancano di stupirci, con  incredibili  installazioni uscite dalle manifatture cinesi.

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Ai Weiwei, Untitled, 2016 (16 elementi in legno fabbricati alla maniera cinese classica senza chiodi)

Qiu Zhijie, invece, è conosciuto per il suo interesse  nei confronti della calligrafia, una forma d’arte in Cina. Negli anni Novanta usava fotografarsi di tre quarti, riportando grandi caratteri cinesi sul proprio corpo. Il tema dell’identità in rapporto con i codici della società, è al centro del suo lavoro. Lavora con il video e la fotografia performance ed installazioni. Qiu Zhije è inoltre un disegnatore di mappe , un cartografo di percorsi immaginari; alcune di esse sono prodotte su carta con tecniche antiche, altre sono direttamente disegnate sui muri con l’inchiostro nero di china. Quest’anno tra l’altro è stato il curatore del padiglione cinese alla Biennale di Venezia.

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QIU ZHIJIE,One Has to Wander through All the Outer Worlds to Reach the Innermost Shrine at the End, 2016

Un italiano nel mondo dell’arte di Ginevra

E’ arrivato a Ginevra il nuovo direttore del  Centro d’arte contemporanea.  Una bella notizia per noi :  è un giovane ed  è italiano, si chiama Andrea Bellini.

Andrea Bellini ha nel suo curriculum studi di filosofia e di storia dell’arte e ha lavorato a New York  come redattore capo della rivista Flash. Ha poi diretto per tre anni (2007-2009) la fiera dell’arte di Torino Artissima. Sempre in Torino ha diretto il Castello di Rivoli assieme a Beatrice Merz.

Artissima, grazie al suo lavoro, è diventata un’occasione culturale di rilievo, una manifestazione  dove, oltre all’incontro con le gallerie, si sono organizzati avvenimenti di musica, video, teatro e fumetto. A Rivoli ha presentato tra gli altri gli artisti Jhon Mc Cracken, Thomas Schutte.

Quando ho visitato la prima volta il Centro d’arte contemporanea di Ginevra ho provato un senso di confusione: non ci capivo niente.  Ho realizzato solo più tardi che il Centro è collocato nello stesso edificio di un altro museo il Mamco (Museo d’arte contemporanea di Ginevra), Ciò nonostante, i due luoghi non dialogano tra loro. Sono sotto lo stesso tetto, ma rimangono molto distanti.  Il Centro che Andrea Bellini andrà a dirigere è una specie di Kunstalle; è per sua natura uno spazio aperto, meno museo più luogo di sperimentazione. Si tratta insomma di un luogo di incontro per artisti, che così possono far conoscere il proprio lavoro e incrociare aspetti diversi.

Sul supplemento della Tribune de Geneve, la Tribune des arts , il giornalista Michel Bonel ha fatto un’intervista a Andrea Bellini e gli ha chiesto se lui percepisce una evoluzione nel campo dell’arte contemporanea. Bellini ha risposto così: “ oggi l‘arte parte da tutti i sensi. Non esistono più linguaggi poetici dominanti” sempre continuando ha poi affermato “(l’arte) tende a conservare il suo vecchio paradosso. È completamente inutile nella misura in cui non ha nessun tipo di funzionalità e, allo stesso tempo, è assolutamente indispensabile alla nostra specie”.

Quest’ultima affermazione mi trova completamente d’accordo.

Benvenuto ad un nuovo  italiano in transito.