Tele umane a spasso per Londra…

“Se la montagna non viene a Maometto, allora Maometto va alla montagna” è un detto antico, che non è supportato da nessun versetto del Corano, ma che probabilmente ci giunge da un saggio di Francis Bacon del XVI secolo. Pragmatici gli anglosassoni vero? Tanto che, alla notizia che quasi un quarto della popolazione britannica non sa che Van Gogh dipinse I girasoli o che Roy Lichtenstein creò Whaam! una famosa galleria di Londra ha immaginato un modo assolutamente originale per incoraggiare il pubblico ad abbordare in qualche modo il mondo dell’arte.

Ma facciamo un passo indietro, una recente indagine ha rivelato che su un campione di 2000 adulti britannici, tre su cinque hanno un rapporto carente o addirittura inesistente con l’arte. Inoltre il 44% è convinto che l’arte sia materia per le elite e uno su dieci è intimidito dalle gallerie d’arte. Insomma un disastro!

La sfida era dunque quella di rendere lo straordinario mondo dell’arte accessibile ad un numero maggiore possibile di persone. Rise Art, una piattaforma online di arte, ha ideato e realizzato un modo del tutto anti convenzionale per promuovere l’arte: cinque versioni viventi di altrettanti capolavori dell’arte mondiale, dipinti da una body painter vincitrice di premi internazionali, Sarah Attwell, sul corpo nudo di cinque modelli che per un’intera giornata si sono aggirati nel centro di Londra, nella metropolitana e sul Millennium Bridge.

Chissà se le opere, tutte famosissime (Van Gogh con I girasoli, Munch con L’urlo, Picasso con Donna seduta, Roy Lichtenstein con Ragazza con fiocco nei capelli, Mondrian con Composizione con rosso, blu e giallo), riconoscibili nonostante le curve dei modelli, hanno incuriosito e incoraggiato qualche impassibile britannico ad entrare in un museo o in una galleria d’arte per ammirare le opere d’arte su una vera tela.  Solo il tempo ci dirà se l’iniziativa ha avuto seguito.

Impara l’arte…

SpeedArt_couv_boiteChi trova il collegamento fra  il Monopoli, il Trivial Pursuit, Risiko, il Gioco dell’Oca e altri giochi da tavolo e Mondrian, Van Gogh, Klee, Cézanne e tanti tanti altri artisti famosi?

Il collegamento lo ha trovato, anzi creato, la Fondazione Beyeler di Basilea, che dal 21 novembre ha messo sul mercato un gioco da tavolo in cui protagonista assoluta è l’arte.

Speed art è un gioco di carte sviluppato dai designer della Carlit + Ravensburger e dal team di mediazione artistica della Fondazione Beyeler, che si prefigge di avvicinare all’arte anche i più piccoli attraverso un gioco di carte il cui scopo è quello di riconoscere per ogni opera rappresentata le somiglianze nel più breve tempo possibile. L’invito è a osservare, riconoscere e classificare, senza il bisogno di essere esperti d’arte ma solo avendo un occhio acuto e una mano rapida. Naturalmente le opere sono quelle della collezione Beyeler.

Non è la prima volta che la Fondazione Beyeler si fa promotrice di nuovi metodi per avvicinare le giovani generazioni all’arte.  Nel 2012 infatti aveva curato la pubblicazione di un divertente volume intitolato L’Art, c’est quoi ? 27 questions, 27 réponses, in cui l’approccio all’arte veniva proposto attraverso la risposta a 27 domande sorprendenti e piene di humor. Nel 2013 fu la volta di un’applicazione per smartphone ArtShaker, attraverso la quale si possono rimixare e sistemare a piacimento le proprie foto come se fossero le opere della collezione Beyeler attraverso effetti di colore, forme luce ecc.

Questo gioco divertente ed educativo fino alla metà di gennaio sarà in vendita solo presso lo shop della Fondazione e on line.

… e se mangiassi un Mondrian?

modernartdessertsNel 2012 Caitlin Freeman ha scritto un libro che non mi risulta essere mai stato tradotto in italiano, ma che risalta per la sua innegabile originalità.

Innanzitutto è necessario dire che Caitlin è uno chef pasticcere che si è fatto da sé. Infatti la sua carriera è iniziata per caso dopo aver preso la laurea in fotografia all’ University of California di Santa Cruz. Dapprima proprietaria di un piccolo locale, Miette il nome del locale, nella città californiana, si è fatta conoscere pian piano per le sue “dolci” creazioni di torte e cupcakes cucinati con prodotti organici del territorio. Già agli esordi si ispirava per le sue realizzazioni ai dipinti dell’artista californiano Wayne Thiebaud, associato al movimento della Pop Art, che amava dipingere torte, caramelle, lecca lecca e cioccolatini. Una volta venduta la piccola pasticceria ha avuto la fortuna di potersi dedicare a un nuovo progetto nel Blue Bottle Coffee co., la caffetteria del San Francisco Museum of Modern Art. infatti Caitlin ha cominciato a creare dessert ispirati all’arte esposta all’interno del museo e utilizzando come personalissimo medium la cucina.

Quando la caffetteria è stata chiusa insieme al museo per un completo restyling, Caitlin ha pubblicato un libro di ricette particolarissimo. Nel suo Modern Art Desserts: Recipes for Cakes, Cookies, Confections, and Frozen Treats Based on Iconic Works of Art, Ten Speed Press, 2012, la Freeman nutre non solo il gusto del buongustaio ma anche la sua vista e l’amore per l’arte.

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Ricette come la Torta di matrimonio di Frida Kahlo o il parfait di Matisse o la torta Mondrian o quella di Lichtestein sono una delizia per il palato e per l’anima. Una raccolta unica di torte, biscotti, parfait, gelées, ghiaccioli, gelati e bevande ispirate e ispiranti!

Non ci piace

Che la crisi economica abbia colpito anche i custodi dei musei ad Atene e ha portato alla mancanza di un’adeguata sorveglianza.  Da gennaio o oggi infatti ci sono stati due furti clamorosi, il primo alla Galleria Nazionale di Atene dove sono stati rubati due quadri uno di Picasso e uno di Piet Mondrian, il secondo al Museo archeologico di Olympia sempre ad Atene dove sono stati prelevati sessanta oggetti provenienti dal sito archeologico…