La sala di lettura

Roberto Barni
Roberto Barni

Da oggi apriamo la nostra sala di lettura. In questo spazio proporremo un libro da leggere e dopo un mese lo commenteremo assieme. Ognuno potrà dire la sua, noi apriremo il dialogo e voi, se ne avrete voglia, lo continuerete.

Un libro si legge da soli, al cinema o a teatro si va in compagnia, un’opera d’arte la possiamo godere nei due modi (anche se io preferisco vederla da sola). Ma il contatto con il libro, l’opera, il film, è sempre e per prima cosa una relazione a due: si sceglie di uscire un po’ da sé e di entrare in relazione con l’autore. E’ per questo che leggere non è un atto di solitudine ma un atto di disponibilità, un confronto a due, tra lettore e autore.

La nostra sala di lettura non può e non vuole interferire con quel confronto, ma vuole essere un occasione per raccontarci, successivamente, cosa abbiamo vissuto leggendo quel dato libro.

Tutti pronti dunque: ci rivedremo GIOVEDÌ 23 ottobre e assieme, per un giorno, scriveremo ciò che abbiamo provato, ciò che ci sentiamo di dire sul libro:images

Il giovane Holden di J.D. Salinger.

Certo, abbiamo scelto un classico e forse molti lo hanno già letto; ma vi invitiamo a rileggerlo, magari nella nuova traduzione proposta da Matteo Colombo, con occhi nuovi e un pizzico di critica in più.

Buona lettura!

Vicini o lontani?

quadri e londra 106

Ci si può abituare alle catastrofi?

E se sono lontane ci si può davvero commuovere e immedesimare nel dramma di altri? Sentire ciò che provano gli altri è difficile; solo se fai esperienza delle situazioni, puoi capirle fino in fondo.

A volte mi sembra di assistere alle cose solo in superficie.

Il tifone Haiyan nelle Filippine è stato un nuovo duro colpo all’umanità. Una catastrofe che i nostri occhi hanno visto, con persone coperte di macerie, facce diperate che vogliono salire sul primo aereo e andarsene. E poi abbiamo ascoltato le conseguenze immediate: colera, malattie e ancora altri tifoni più leggeri ma che avrebbero soffiato comunque sul paese.

Oltre a questo le notizie ci dicono e poi negano e poi affermano che è in atto il cambiamento climatico. Si è aperta a Varsavia la conferenza sul clima ma già in anticipo si legge che non c’è da aspettarsi dei risultati decisivi per una svolta sull’ambiente.

Ieri ho parlato con un’amica fiippina e le ho chiesto come si sentiva e se la sua famiglia fosse stata colpita, lei mi ha rassicurato di no poi mi guarda e mi dice: “hai visto papa Francesco? Per la prima volta un papa ci ha parlato subito e si è rivolto a noi in Inglese, in inglese capisci?” Io resto interdetta non capivo poi lei mi ha spiegato: “ in inglese si perché a noi la chiesa ufficiale si rivolgeva sempre o in italiano o in spagnolo oggi tutti lo abbiamo capito e ci siamo sentiti capiti”. Mi sorprendo rimango senza parole: a questo non avevo mai pensato e per la prima volta mi sono sentita vicina a queste persone rassegnate che soffrono.