Siamo tutti Piscialetto

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Almeno qui in Svizzera, siamo nel momento in cui camminando in campagna si vedono tanti denti di leone sui prati. Per chi come me non è un esperto, sono  quei fiori gialli molto comuni e spontanei che in Toscana, nelle campagne, venivano chiamati  piscialetto ( mi sono sempre domandava perché fino a quando ho scoperto che si possono mangiare e sono diuretici).

Quei fiori dicono anche qualcosa di noi.IMG_0023

Sono chiamati anche con il nome tarassaco e crescono al centro di foglie  dentellate molto dure e resistenti; hanno radici profonde difficili da estirpare che sembrano delle fortificazioni  piazzate a loro protezione.

Passata la fioritura, si richiudono in se stessi e i piccoli petali gialli cambiano di colore e divengono bianchi .IMG_0022

E’ il momento più bello: quei petali si riaprono per trasformarsi  in bellissimi soffioni. I soffioni sono delle opere d’arte, sfere trasparenti e delicate: basta un semplice soffio per disperderne i piccoli peli nell’aria.

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In fondo pensavo anche noi siamo come quei fiori gialli, cresciuti, i più fortunati dentro una famiglia che li ha protetti, luminosi e squillanti da giovani, bianchi e fragili da vecchi, pronti a morire e a lasciare piccole parti di noi nel mondo, chissà dove chissà quanto lontano.

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Un piccolo bosco misterioso

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Susumu Shingu

 

La primavera non smette mai di sorprenderci e così ogni anno lo spuntare dei fiori, i colori e il cielo azzurro ci procurano un senso di benessere che non può essere paragonato a nessun altro stato d’animo. Girellando dentro Payot, la libreria storica  di Ginevra, da poco ampliata e rinnovata su più piani, ma sobria e accogliente come piace a me, ho trovato interi scaffali per adulti e bambini dedicati alla natura, al giardinaggio e ai fiori di ogni specie . Immersa nei manuali per orti e giardini fai da te, ho finito con scegliere qualcosa di molto diverso:  un libro per bambini creato e animato dall’artista giapponese Susumu Shingu. Shingu è conosciuto nel mondo dell’arte per le sue strutture volanti e aeree in acciaio, che sfruttano l’aria o l’acqua per mettersi in movimento.  Personalmente ne ho vista una collocata a Montecatini, in provincia di Pistoia, dedicata all’acqua, da cui trae la forza per muoversi in continuazione, apparendo quindi come una forma in perenne trasformazione.   

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Susumu Shingu

Il libro e’ un pop up e si intitola  Un petit bois mystériux, edito da Gallimard Jeunesse. E’ un libro di sorprese che ti incanta. Il verde del bosco e degli alberi è il colore dominante. Le carte in rilevo sono concepite come un ricamo e si aprono offrendo ogni volta uno spettacolo diverso. Si ergono ad esempio l’albero, il castello degli uccelli, oppure i fiori del prato con al centro una farfalla gialla; ci sono gli animali nascosti sotto le foglie, ma anche i pesci e le ranocchie, che appaiono nello stagno. Infine cala la notte e l’ultima pagina è dedicata la buio e alle stelle che forano il cielo e lasciano intravedere, giù in basso, il piccolo bosco delle meraviglia. imgres-2.jpg

Un libro per bambini, fatto da un’artista, in cui l’armonia dei colori e delle forme ritagliate denotano grande gusto e sapienza. imgres-3Una bella sorpresa, un vero incontro felice  per una giornata trascorsa a  vagabondare in libreria.

Aguzziamo l’ingegno: idee per la primavera

images Siamo entrati in una nuova era fatta di diavolerie tecnologiche. Pensate agli smartphone, che arricchiamo in continuazione con nuove app promettenti vita migliore e soprattutto più facile. Le nuove generazioni, ossia  i cosiddetti nativi digitali, sembrano essere molto in gamba fin da giovanissimi con il computer e con la tecnologia della comunicazione, ma completamente disadatti in materia di abilità pratiche, anche le più elementari, come allacciarsi le stringhe delle scarpe. E pensare che un po’ di praticità e di manualità possono salvarti da mille impicci! imgresOgni giorno la vita ci presenta qualche problema da risolvere, in relazione a problemi domestici, o alla manutenzione dell’ auto, oppure sul lavoro e chi più ne ha più ne metta. Come ha scritto una guida che ho ritrovato in casa di mia madre, venduta negli anni Ottanta con il settimanale Grazia, i problemi domestici quotidiani possono andare dalla macchia sul tavolo al soufflé che si smonta . Ma la guida ci rassicura: chi conosce i piccoli e grandi trucchi del fare, riuscirà a risparmiare tempo, denaro e guai. Tre cose che anche con il nuovo millennio non sono da sottovalutare.

Leggendo la guida qua e là mi sono  divertita e ho trovato alcuni suggerimenti curiosi che vale la pena riportare, anche solamente per continuare a trasmettere certe conoscenze, anche un po’ assurde, sviluppate attraverso esperienza di vita casalinga. State a sentire.

– Siete stati presi di mira dalle formiche? Altolà! Non usate veleni, ma chiudete i buchi da dove entrano con fiori di garofano . Oppure tirate una linea col gesso: le formiche non la supereranno mai; provate e rimarrete stupiti. Infine, sappiate che vengono respinte anche da fondi di caffè asciutti, cosparsi strategicamente all’esterno delle porte.

– Volete fare le pulizie di primavera ma non avete molto tempo. In particolare siete preoccupati perché vorreste pulire i cassetti senza rimuoverne il contenuto. Semplice e geniale suggerimento: prendete la bocchetta dell’aspirapolvere e chiudetela con un collant fissato con l’elastico, così aspirerete via la polvere lasciando il contenuto dei cassetti dove si trova.

– Volete togliere una macchia di biro? Passateci sopra una spugnetta imbevuta di latte.

Potrei continuare all’infinito, ma  termino con un suggerimento che mi ha fatto un po’ ridere e un po’ allarmare: invece di buttare nel lavandino la Coca Cola vecchia e priva di anidride carbonica, versatela nella tazza del water e state a vedere. Dopo un po’ la tazza sarà pulitissima. Una bevanda che sfonda tutto; pensando al nostro apparato digerente, mi vien da dire: poveri noi!

 

Chiacchiere del lunedì

Un week end di caldo e cielo azzurro. Proprio quello che ci voleva. Sentimentali? Macché: è solo che da noi in Svizzera è stato un inverno lungo e questo è il primo week end col cielo azzurro. Per la prima volta da tempo abbiamo sentito il sole caldo. Come tante formiche siamo usciti fuori all’aria aperta,  chi in bici chi a camminare. I giardini pubblici di Ginevra sono stati presi d’assalto per un dejeuner su l’erbe e per godersi un po’ di aria calda. L’arrivo della primavera ha colpito anche il mio cane, che oggi correva senza sosta con gli orecchi balzellanti e la coda in alto; senza la neve gli odori si erano resi più netti e per il segugio l’ambiente si era improvvisamente fatto molto più curioso e stimolante.

George Seurat
George Seurat, Domenica pomeriggio sull’isola della Grande Jatte, 1884-86

E’ possibile che la stagione possa influire così tanto sul nostro stato d’animo? Certo, i fiori di tutti colori che sbocciano sui prati, le foglie sugli alberi, una signora in là con gli anni seduta su un  terrazzino con un grande gatto sulle ginocchia, allegra di stare al sole, sono sempre una vista che fa bene all’umore.

In tema con la fioritura di primavera, vi segnalo una mostra dal titolo : Rosantico che si tiene fino al 31 ottobre nel Cilento  tra Paestum, Padula e Velia . Tutto parte dal Museo Archeologico Nzionale di Paestum dove vicino ai templi è stato ripristinato l’antico roseto per arrivare al roseto della Certosa di San Lorenzo di Padula il percorso finisce al parco Arechelogocio di Velia dove si trovano laboratori di degustazione e medicina naturale. Un percorso nell’arte circondati dalla natura.  Chi è interessato può trovare ntizie su www. cilento-net.it