Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Siamo entrati, mi sembra, nell’epoca degli eventi metereologici estremi. Tempeste di vento, bombe d’acqua, caldo e temperature medie crescenti, tutti fenomeni che sempre più interessano l’Italia. Non ne ho memoria nella mia infanzia e nella mia giovinezza. Certo, le catastrofi naturali non mancavano, purtroppo. Però adesso mi sembra che si stia assistendo a qualcosa di nuovo: quasi ogni anno una bomba d’acqua o una tempesta di vento squassano questa o quella zona. Eventi eccezionali che andranno a scomparire, o cambiamenti permanenti ai quali occorrerà abituarci? Fossimo attorno all’anno mille ne trarremmo conclusioni improntate a pessimismo e a visioni escatologiche. Ma oggi bisogna ragionare. Il che richiede due capacità: quella di ascoltare gli scienziati, assieme a quella di usare il nostro cervello. I primi dicono tante cose, ma il consenso è che ci siamo avviati su un percorso di cambiamento climatico che porterà anche a novità di cui ancora non sappiamo misurare la portata. Il nostro cervello, invece, ci fa ragionare su ciò che abbiamo sempre vissuto proiettandolo nel futuro, il che rende gli eventi di cui sopra assolutamente assurdi, dato che non ne abbiamo molta esperienza. Ma ci fa anche capire che qualcosa qui è cambiato e che se non diamo una sterzata al nostro modo di vivere, il bel paese del passato, dal clima temperato e dalla meteorologia prevedibilmente stabile, lo vedremo solo nei ricordi.

Intanto è domenica sera guardo il cielo e spero “rosso di sera bel tempo si spera”.

Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

pinguini

Tante cose sono successe. Tante cose belle e meno belle. I giornali parlano delle notizie più rilevanti, mentre noi vogliamo iniziare la settimana con un po’ di buon umore. Oggi parliamo infatti di maglioni per pinguini!

Non stiamo scherzando! La Penguin Foundation di Phillip Island fino a qualche tempo fa ha richiesto, a coloro che avevano a cuore la salute dei piccoli animali, l’invio di maglioncini fatti a mano, 100% lana, per salvare gli uccelli che accidentalmente si sporcavano con il petrolio fuoriuscito dalla navi cisterna che incrociano in quei mari. Innanzitutto bisogna dire che Phillip Island è un’isola a circa 140 Km da Melbourne, Australia, famosa perché è l’habitat naturale dei “little pinguins” i pinguini più piccoli che si conoscano. Eleganti nella loro livrea, i little pinguins sono minuscoli rispetto ad altre specie di pinguini, non sono alti più di 30 cm, e l’isola è l’unico posto al mondo in cui vivono e si riproducono. La Fondazione è un ente rigorosamente no profit, ogni dollaro che viene speso è speso per il benessere di questi divertenti animali. Infatti compiti della fondazione sono promuovere progetti di ricerca e conservazione, soccorrere e riabilitare i pinguini in caso di disastro causato dall’uomo; costruire nuove aree di nidificazione per i piccoli pinguini; monitorare la loro salute e il loro comportamento; proteggere l’ambiente naturale dei pinguini; e contribuire con finanziamenti alla vita della Phillip Island Nature Parks Wildlife Clinic a Phillip Island.

penguin-foundation-phillip-islandProprio nell’ambito del soccorso e della riabilitazione dei piccoli pinguini tempo fa la fondazione aveva promosso l’invio di maglioncini fatti a mano, dando anche le specifiche per il loro confezionamento. Infatti gli animali che si sporcano di petrolio vengono coperti con questi vestitini di pura lana che li aiutano a liberarsi dall’unto, evitano che si feriscano cercando di pulirsi, impediscono loro di ingerire le sostanze tossiche contenute nel petrolio e mantengono il corpo degli animaletti ad una temperatura ottimale.

Grazie a questo appello il Parco naturale oggi possiede un grande numero di maglioncini per pinguini (anzi il sito specifica che le scorte sono sostanziose e sufficienti!) che attualmente vengono utilizzati per fare fundraising perché venduti ai turisti che giungono numerosissimi nell’isola.

Pinguini fortunati!

Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Mercoledì mi sono trovata in un piccolo bar nella mia città, Pistoia; la proprietaria, una signora dai capelli bianchi, mi ha detto di avere un cliente fisso che si reca ogni giorno al suo bar. Bussa con il becco alla porta, entra volando, prende un piccolo pezzo di brioche e, felice per la riuscita ghiottoneria, riparte. E’ un piccolo uccellino.

Ho provato simpatia quando i tre simpatici ragazzi del gruppo il Volo hanno vinto questo Sanremo: i loro occhi brillavano e sicuramente staranno ancora festeggiando la vittoria.

Ho sorriso anche quando l’ospite Will Smith ha intonato la canzone Volare, di Domenico Modugno, retaggio dei suoi ricordi d’infanzia, legati alla nonna americana.

Mentre rifletto che ormai sono mesi che Astrosamantha, la nostra astronuata familiare a tutta Italia, ci tiene legati al cielo con il suo diario di bordo. Con i suoi occhi ci fa sentire più vicini al mistero dell’Universo.

images
Foto di Massimo Sestini

Infine non riesco a togliermi dalla mente l’immagine di quelle teste rivolte verso il cielo: centinaia di migranti dentro l’ennesimo barcone in fuga. È la foto di Massimo Sestini, colta dall’elicottero della Marina Militare nel canale di Sicilia. Vi si vedono tutte quelle persone appiccicate in uno spazio ridottissimo che guardano in su, verso il cielo, mentre sono in viaggio, in fuga da un mondo che non offre loro altra possibilità che il rischio di un viaggio spesso fatale.

Mi risuonano nelle orecchie le parole di una vecchia canzone di Renato Zero “quanta violenza sotto questo cielo…

E così penso che il cielo e l’atto di volare nel bene e nel male siano le cose che più mi hanno colpito in questa settimana appena trascorsa.

Chiacchiere del Lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

anonymous_maskNon poteva essere che disastrosa la nuova sfida che Anonymous ha lanciato in queste ultime ore via web a migliaia di account Twitter, Facebook e siti di presunti jihadisti, oscurandoli.

Ogni qualvolta si sente una notizia che riguarda Anonymous ci si chiede chi realmente si celi dietro questo movimento che ha adottato come simbolo la maschera, stilizzata dal fumettista inglese David Lloyd, di Guy Fawkes, il membro più famoso della “congiura delle polveri”, che nel 1605 tentò di far esplodere la Camera dei Lord a Londra.

Le ipotesi sono tante, in realtà si tratta di una costellazione di individui composta da hacker, troll, difensori dei diritti umani, attivisti della Rete, ma, inevitabilmente e pericolosamente, anche da spie e infiltrati.

Per comprenderne la sfaccettata architettura ci viene in aiuto un libro scritto da una studiosa dell’università McGill di Montreal, Gabriella Coleman che nel suo Hacker, Hoaxer, Whistleblower, Spy: The Many Faces of Anonymous, compie un suggestivo viaggio dietro le quinte del movimento. Interesse verso la libertà di espressione, architettura da guerriglia, mancanza di un vero e proprio comitato direttivo, un movimento che, proprio per questa fluidità e impalpabilità, nella sua breve vita è riuscito sempre a reinventarsi, canalizzando di volta in volta lo scontento del popolo della rete, ma allo stesso tempo, a volte, anche dei grandi interessi globali.

La domanda dunque rimane sempre la stessa si tratta di cyber eroi, hackers che interpretano un malcontento davvero popolare, o dietro si loro si nascondono di volta in volta interessi più oscuri, pilotati non dalla base ma dal vertice dei poteri? La rete è un pozzo profondo nel quale ci si può anche perdere…

Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Quest’anno, e un po’ in generale da qualche tempo, si sente il bisogno di abbassare i toni e di maggiore sobrietà. A questo pensavo mente mi sono imbattuta in un’ opera dello scultore Hans-PeterFeldmann, che riproduceva in modo sfacciato una copia del Davide di Michelangelo in una tonalità rosa accesa. Conosco la sua ironia e il suo lavoro ma per un attimo mi è sembrato di vedere un’opera lontana dallo stato d’animo del nostro tempo e per la prima volta facevo fatica a coglierne la validità.

Frutto di questa lunga crisi? Non saprei; certo qualcosa sta cambiando, il senso della misura è un miraggio e cerchiamo tutti un po’ più di sostanza e meno apparenza.  Come migliore esempio mai come in questo momento si apprezza chi non vuole per forza apparire e non urla per farsi ascoltare.

E’ forse anche per questo che si comincia la settimana un po’ piu sollevati: alla fine abbiamo nominato un nuovo Presidente della Repubblica che si fa rintracciare a fatica in televisione; il suo volto e le sue parole non hanno mai debordato i limiti. Che sia un buon inizio?

Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Siamo il Paese della polemica, a noi piace inciuciare, fa parte del nostro DNA, a ragione o a sproposito di volta in volta siamo tutti commissari tecnici della nazionale (di calcio, di pallavolo, di pallanuoto ecc ecc), primi ministri, spesso alti prelati, ma mai, o quasi, d’accordo gli uni con gli altri…

Parliamo e parliamo, ci indigniamo, scriviamo lettere, provochiamo dibattiti, quasi veniamo alle mani in televisione… siamo fatti così, il fuoco che ci arde dentro è una parte caratteristica della nostra bella Italia e devo riconoscere che siamo l’altra faccia della medaglia per tanti stranieri sbiaditi, che pubblicamente non ammetterebbero mai di apprezzarci, ma che in fondo sono attratti proprio dal nostro grande cuore!

Ma a volte il nostro italico ardore sa riconoscere e stigmatizzare a dovere le scelte che vengono fatte dai nostri governanti. È il caso questo del portale creato per pubblicizzare gli oltre 1300 eventi che accompagneranno da maggio a ottobre l’Expo Milano 2015.

Se l’idea è assolutamente positiva perché da’ una panoramica esaustiva degli eventi collegati all’Expo in tutta Italia, ci sono però alcune cose che proprio non vanno.

A iniziare dal nome “very bello” come migliaia di altri internauti ci chiediamo: ma che significa? Cosa vuole suscitare (oltre all’ilarità)? Chi deve colpire? Chi deve accalappiare? Alcuni utenti hanno suggerito come alternativa: Mille grazi, italiani brava people, biutiul cauntri, the big bellezza e addirittura nos only pizza…

Ma, molto più grave, se “very bello” è il portale di aggiornamento sugli eventi non si può pensare di fermarsi alla sola lingua italiana. All’Expo di Milano ci si aspettano almeno 20 milioni di turisti, ma che saranno tutti italiani? Almeno si sarebbe dovuto pensare alla possibilità di leggerlo in inglese (senza arrivare al russo, al giapponese o al cinese…).

Io mi ci sono fatta un giretto, non funziona proprio benissimo, forse è molto pesante ma gira a stento. La ricerca per luoghi non funziona e o sai cosa cercare oppure ti perdi in una mare di date e appuntamenti…

Se per il nome, ahimè, non si può più fare nulla, speriamo che una così buona idea non venga sprecata e che si corra quanto prima ai ripari per rimettere a posto le pecche e le falle, insomma che non rimanga una cosa all’italiana. E inoltre visto che pare che tale portale durerà ben oltre l’Expo 2015 speriamo che ci siano le forze e le risorse per continuare ad aggiornarlo, niente c’è di più triste che visitare un sito internet in cerca di notizie e scoprire che l’ultimo aggiornamento risale due anni prima!

Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Credo di sapere, almeno per esperienza personale, che non ci sia persona più aperta all’arte di un bambino. Perché? Cosa accomuna il mondo dell’infanzia con quello dell’arte? Non certo perché, come si dice in modo semplicistico, l’artista è come un bambino: lo escluderei. Direi piuttosto perché entrambi devono sopportare noiose persone adulte, che non mancano spesso di ripetere loro: “Ora basta avete superato il limite”.

Eccolo lì il punto di snodo: i bambini e gli artisti hanno il coraggio e l’audacia di superare i propri limiti.

E così mi lascio andare alla fantasia e comparo il dripping di Jackson Pollock, audace, deciso a superare la cornice del quadro, oppure i tagli del nostro coraggioso Lucio Fontana, con l’audacia del bambinio deciso a scavalcare il cancelletto del lettino. E poi penso alla curiosità di esplorare mondi nuovi, la naturalezza con la quale tutti i loro sensi entrano in gioco per scoprire il mondo.

Non c’è dubbio: vivono in due mondi diversi ma accumunati dal movimento, dall’ andare avanti, perché – come ha detto Picasso-  “l’arte – e aggiungo io la crescita – sono mestieri che non si possono imparare”.

Guai a chi volesse impedire a un bambino di crescere e a un’artista di esprimersi.

Chiacchiere del Lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Volutamente non abbiamo commentato a caldo i fatti tragici della settimana scorsa. Abbiamo voluto lasciar trascorrere un po’ di tempo in modo che le nostre parole non fossero fraintese o strumentalizzate da chicchessia.

Ma i morti di Parigi, della strage di Charlie Hebdo, e quelli della Nigeria, provocati dalla furia di Boko Haram, ci ricordano quanto siamo schiacciati da una violenza sorda ad ogni tipo di compromesso.

Chi come me ha vissuto gli anni di piombo sa che la strategia del terrore si esprime repentina come violenza armata, come peso insostenibile sulla vita delle persone, sui sogni delle nuove generazioni.

Ecco è proprio questo che non dobbiamo permettere, che la paura ci immobilizzi, e riporto qui le parole di un fumettista Lionese, Olivier Jouvray, pronunciate il giorno stesso della strage di Parigi: “amici artisti, siamo forti e soffiamo il vento dell’amore, dello humor e della benevolenza per spegnere questo incendio di odio”.

Mercoledì dunque tutti a comprare il nuovo numero di Charlie Hebdo.

Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Dicembre è il mese dei bilanci su ciò che è accaduto nel corso dell’anno. Vengono pubblicati riassunti degli eventi più importanti e classifiche del meglio e del peggio fra tutto ciò che è accaduto. La prima classifica che ho letto quest’anno, si trova su Time e riguarda il meglio della cultura nel 2014.

Ovviamente il celebre settimanale ha fatto le sue scelte. Vediamole un po’:

Per il cinema, al primo posto troviamo il film The Grand Budapest Hotel.

Per la serie degli sceneggiati televisivi, invece, abbiamo Mad Men.

Per la musica, il primo posto è stato assegnato a Flawless di Beyoncé e Nicki Minaj.

Per il teatro: la nuova produzione a Broadway The Curious Incident of the Dog in The Night-time, tratto dal libro di Mark Haddon.

Curioso che si contempli la televisione, in questa classifica, e che di musica si consideri la musica Pop. Mi trovo d’accordo con il film scelto. Nel caso del teatro, mi rammarico di non aver visto questo lavoro, anche se ho trovato il libro da cui è ripreso veramente intelligente. Di musica conosco poco ma le figlie sono d’accordo sulla scelta di Beyoncé, molto apprezzata per il suo impegno femminista. Mi ha sconcertato invece non trovare niente sull’arte: per vederla in una classifica penso che dovremo ancora aspettare il temibile Giornale dell’arte, con la sua edizione di Gennaio 2015.

Chiacchiere del Lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Idee regalo, libri e oggetti che assolutamente non servono, ma potrebbero farti felice!

Anche noi come tanti in questo periodo vogliamo dare alcuni consigli per i regali di Natale, obbedendo solo a questo imperativo: che il regalo sia a basso costo, possibilmente inutile, ma soprattutto se proprio lo dobbiamo fare sia fatto col cuore!

Musica, televisione, cinema, moda, spettacolo, vita di tutti i giorni, un’Amarcord degli anni 80 bello e buono! è questo che Roberto Nardi ha voluto fare scrivendo Il mio primo dizionario degli anni ’80. Classe 1976, Nardi ha compilato un saggio/compendio sullo “scibile” degli anni ’80. Avvalendosi della grafica di Davide Pascutti, un’ingegnere “prestato”  al fumetto. Alcune frasi celebri contenute in questo vademecum del passato: “siamo in missione per conto di dio”, “ciriciao gente”, “le vie del Fonzie sono infinite”, “non sono bello, piaccio”. A voi scoprire chi le ha pronunciate.

treadwheel-ruota-per-caniSiete degli inguaribili pigroni? Proprio non vi va di portare a correre il vostro cane, oppure il vostro gatto muore di noia? Tranquilli! Potete regalare ai vostri animali (o a voi stessi?) la ruota per cani/gatti che li farà divertire (voi intanto potete continuare a sonnecchiare sul divano…). Inoltre l’idea è semplice e se siete bravi la potete realizzare da soli!

Cosa ne pensate piuttosto di un OTAMATONE? Non sapete cos’è vero? Neanche io, ma mi sono documentata. È uno strumento musicale inventato in Giappone, è a forma di nota e si suona in tre diversi modi, combinabili tra loro (come recita il foglietto illustrativo): – Pressing Down: premendo il manico come se fosse una tastiera; – Sliding: facendo scorrere in alto ed in basso le dita sul manico; – Moving Mouth: premendo e schiacciando la simpatica faccina dell’Otamatone. Per chi si vuole sentire un artista.

E come giudicate la tazza che auto mescola i liquidi senza schizzi per chi non ha la forza di usare il cucchiaino, che ne pensate? E lo snocciola olive e ciliegie a forma di faccina? E del hi funmisuratore dell’intensità dei baci giapponese? E le bacchette cinesi che si illuminano come le spade dei Jedi di Star Wars? E la maglietta WiFi che si illumina in presenza di una rete? Del cuscino telecomando? E l’Hi-Fun Hi-Call, guanto con tecnologia Bluetooth che ti consente di usare la mano come fosse una cornetta telefonica?

Io intanto continuo a scavare nel web alla ricerca di nuove pazze idee…

Buona settimana